martedì 29 giugno 2010

Le origini del Dickens Process di Anthony Robbins

La parte centrale del seminario di Robbins UPW (Sprigiona il potere che è in te) si basa sul processo di trasformazione raccontato da Dickens nel "Canto di Natale" e da Tony Robbins ribattezzato come "Dickens Process"

Il Processo Dickens consiste nell'attualizzazione delle sofferenze future derivanti dalle convinzioni limitanti che ognuno di noi ha. Solo facendo un esercizio costante del dolore provocato dalle nostre "non scelte" o dalle scelte sbagliate si può trovare l'energia per decidere di cambiare il corso della propria esistenza.

Eccone un riassunto del momento saliente del racconto del grande scrittore inglese che ha come protagonista Scrooge.

Ebenezer Scrooge è il personaggio principale del racconto Canto di Natale, scritto da Charles Dickens nel 1843. È il più importante della serie dei Libri di Natale (The Christmas Books.

Questo personaggio è tirchio, avaro, con un cuore di ghiaccio. Disprezza il Natale che considera solo una perdita di tempo, durante lo svolgimento della storia avrà un cambiamento di carattere.

Lo spirito dei Natali passati

Il primo fantasma mostrerà il passato di Scrooge: la sua solitudine da bambino, i suoi errori, i suoi peccati; che lo resero l'uomo che è tutt'ora. Straziato da questa visione scaccerà lo spettro.

Lo spirito del Natale presente

Il secondo spettro mostrerà i festeggiamenti del Natale di molti suoi conoscenti, tra cui Fred e la famiglia Cratchit, tutti poveri ma felici, insieme, nei festeggiamenti, nonostante non siano ricchi come lui. Qui Scrooge viene a sapere dell'esistenza di Tiny Tim, piccolo bambino malato che potrebbe presto morire se non avrà delle cure, che suo padre, Bob Cratchit, non può permettersi con il salario da fame che riceve... e che, nonostante questo, l'uomo vorrà dedicargli un brindisi.

Lo spirito dei Natali futuri

L'ultimo fantasma mostra a Scrooge cosa succederà al figlio di Cratchit, il quale morirà la sera di Natale, e la derisione e la freddezza che la gente ha per un altro lutto... quale? Lo si verrà a scoprire solo quando il duro spirito condurrà Scrooge alla lapide... dove potrà leggere: Ebenezer Scrooge. In questo momento il vecchio uomo si pente di tutto ciò che ha fatto e si risveglierà nel suo letto.

Il ravvedimento

La mattina dopo è il giorno di Natale. Forte della lezione ricevuta manda un ragazzo a comprare il più grosso tacchino in vendita al negozio lì vicino e, premiandolo con una corona, glielo fa portare a casa di Bob Cratchit. Quindi, sbarbato e ripulito, esce per strada salutando tutti con affabilità e trova la forza di presentarsi a casa di suo nipote che lo invitava ogni anno a passare il cenone di Natale insieme: accolto con calore passa il più bel Natale della sua vita. La mattina dopo, nel suo ufficio, aspetta l'arrivo di Cratchit che si presenta in ritardo e, ancora ignaro del cambiamento del suo datore di lavoro, in un primo momento lo prende per pazzo, ma deve ricredersi, poiché Scrooge comincerà davvero a trattarlo da amico, da quel momento, dandogli prima di tutto un notevole aumento di stipendio e le vacanze tanto meritate scusandosi con lui. Si prende cura della sua famiglia e soprattutto di Tiny Tim, che guarisce, facendo acquistare al vecchio uomo la fiducia e poi l'affetto di di tutta famiglia, facendolo diventare amato da tutti per ciò che è diventato: e non importa che qualcuno lo derida, perché è quello che succede alle persone stupide quando le cose cambiano e non si riescono a capire. L'importante è solo che si trovi la pace dell'anima.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Ebenezer_Scrooge

Il primo commento su "Sprigiona il potere che è in te" Roma 2010

Alberto Ranzato dà le sue opinioni sul corso 'sprigiona il potere che è in te' 2010 di Tony Robbins a Roma



viaYouTube - COMMENTI SULL' UPW 2010 DI TONY ROBBINS.

lunedì 28 giugno 2010

Vuoi fare una sessione di coaching gratuita?

Il 4 luglio 2010  è possibile sperimentare una sessione gratuita di Coaching presso la sede di Life Coach Italy a Roma. L'occasione è la prova d'esame dei Coach che hanno appena concluso il loro Master di formazione. Per prenotarsi info@lifecoachitaly.it.

domenica 20 giugno 2010

Il segreto del successo secondo Emerson

Ridere spesso e di gusto;

ottenere il rispetto di persone intelligenti e l’affetto dei bambini;

prestare orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di falsi amici;

apprezzare la bellezza; scorgere negli altri gli aspetti positivi;

lasciare il mondo un pochino migliore, si tratti di un bambino guarito, di un’aiuola o del riscatto di una condizione sociale;

sapere che anche una sola esistenza è stata più lieta per il fatto che tu sei esistito.

Ecco, questo è avere successo.

Ralph Waldo Emerson

E secondo te... qual'è il significato profondo del successo?

Marco Costanzo

venerdì 18 giugno 2010

Cosa ci insegna un sognatore delle montagne?

Non mi interessa sapere qual'è il tuo mestiere.

Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore e se hai il coraggio di sognare l'incontro con ciò che esso desidera.

Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.

Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare la figura del pazzo per amore, per il tuo sogno, per l'avventura di essere vivo.

Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna. Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti oppure a chiuderti in te stesso per la paura di soffrire.

Voglio sapere se sei capace di stare nel dolore, tuo o mio, senza far nulla per nasconderlo, allontanarlo o cristallizzarlo.

Voglio sapere se sei capace di stare nella GIOIA, tua o mia, se puoi scatenarti nella danza e lasciare che l'estasi ti invada fino alla punta delle dita dei piedi e delle mani, senza esortarti ad essere prudente, realistico o consapevole dei limiti umani.

Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.

Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per rimanere fedele a te stesso, e di non tradire mai la tua anima, a costo che altri ti chiamino traditore.

Voglio sapere se puoi essere di parola e quindi degno di fiducia.

Voglio sapere se sei capace di trovare la bellezza anche in quei giorni in cui il sole non splende, e se puoi dare inizio alla tua nuova vita sulle sponde di un lago gridando "SI" al bagliore d'argento della luna piena.

Non mi interessa sapere dove vivi, né quanto denaro possiedi.

Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto sei capace di alzarti così come sei, sfinito e con l'anima coperta di lividi, per metterti a fare quello che c'è da fare per i bambini.

Non mi interessa sapere chi conosci, né come mai ti trovi qui.

Voglio sapere se stai in piedi con me al centro del fuoco, senza tirarti indietro.

Non mi interessa sapere cosa hai studiato né con chi e neppure dove.

Voglio sapere cosa ti sostiene da dentro quando tutto il resto viene a mancare.

Voglio sapere se puoi stare solo con te stesso e se la tua compagnia ti piace veramente, nei momenti di vuoto.


Mountain Dreamer, Indian Elder

(Sognatore delle Montagne, Anziano Uomo di Medicina)


viaYouTube - Mountain dreamer.

giovedì 17 giugno 2010

La Tensegrità: sapete cosa sia?


"Qualsiasi via è solo una via, e non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nell'abbandonarla, se questo e' ciò che il tuo cuore ti chiede di fare... Esamina ogni via con accuratezza e ponderazione. Provala tutte le volte che lo ritieni necessario. Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda... Questa via ha un cuore? Se lo ha, la via è buona. Se non lo ha, non serve a niente."Carlos Castaneda, The teachings of Don Juan

La Tensegrità è la versione moderna dei passi magici: movimenti, posizioni del corpo e respirazioni scoperte da uomini e donne sciamani che vivevano in Messico in tempi antichi e insegnati a Carlos Castaneda, Florinda Donner-Grau, Taisha Abelar e Carol Tiggs dal loro maestro, don Juan Matus, un indiano Yaqui di Sonora, Messico e Yuma Arizona, erede del lignaggio di questi antichi sciamani.La parola Tensegrity è stata coniata dall'architetto e sognatore R. Buckminster Fuller ed è una combinazione i tensione e integrità, che Carlos Castaneda vide come descrizione perfetta della forza trainante dei passi magici e del modo di essere che don Juan Matus gli insegnò: dare uguale attenzione a tutte le parti del nostro essere, a tutti gli aspetti delle nostre azioni con gli altri, a tutte le parti della scena in cui ci troviamo e come queste siano relazionate.
Approfondisci qui passimagici - La Tensegrità.

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lunedì 14 giugno 2010

La leadership university di Roberto Re

Direttamente dal sito di Roberto Re

Leadership University è il primo percorso interattivo che dà inizio ad un nuovo modo di fare formazione, stravolgendo l'attuale panorama del coaching tradizionale: un programma unico e innovativo totalmente digitale che abbatte le barriere geografiche e temporali, ideato direttamente da Roberto Re e dal suo team, peraccrescere enormemente la tua leadership permettendoti di fare un grosso salto di qualità verso la vita che desideri.

Un anno intero di percorso in 12 sessioni mensili sulle aree chiave della leadership personale, accuratamente approfondite mese per mese per darti il tempo necessario per padroneggiarle, facendole diventare tue. Ogni mese sarà ricchissimo di materiale di grandissimo valore: una selezione esclusiva multimediale da scaricare immediatamente sul tuo pc e da utilizzare dove, come e quando vuoi.

http://www.hrdonline.it/inc/newsletters/dem_leadership_university/index.html

sabato 12 giugno 2010

Poesie in musica: La lontananza - Modugno, Bonaccorti

La lontananza

Mi ricordo che il nostro discorso
fu interrotto da una sirena
che correva lontana chissà dove
io ebbi paura come sempre
quando sento questo suono
penso a qualcosa di grave
e non mi rendevo conto che per me e per te
non poteva accadere nulla di più grave
del nostro lasciarci
allora come ora

Ci guardavamo
avremmo voluto rimanere abbracciati invece
con un sorriso ti ho accompagnata per la solita strada
ti ho baciata come sempre e ti ho detto dolcemente
la lontananza sai è come il vento
spegne i fuochi piccoli
accende quelli grandi

La lontananza sai è come il vento
che fa dimenticare chi non s'ama
è già passato un anno ed è un incendio
che mi brucia l'anima
io che credevo di essere il più forte
mi sono illuso di dimenticare
e invece sono qui a ricordare
a ricordare te

La lontananza sai è come il vento
che fa dimenticare chi non s'ama
è già passato un anno ed è un incendio
che brucia l'anima
adesso che è passato tanto tempo
darei la vita per averti accanto
per rivederti almeno un solo istante
per dirti perdonami
non ho capito niente del tuo bene
ed ho gettato via inutilmente
l'unica cosa vera della mia vita
l'amore tuo per me

ciao amore
ciao non piangere
vedrai che tornerò
te lo prometto ritornerò
te lo giuro amore ritornerò
perché ti amo
ti amo
ritornerò
ciao amore
ciao
ti amo

mercoledì 9 giugno 2010

Un articolo sul Vocabolario trasformazionale

Nei libri di Anthony Robbins viene spiegata la tecnica del vocabolario trasformazionale ma un piccolo assaggio lo potete trarre anche da un articolo scovato in Internet
Il controllo del proprio linguaggio è una delle vie più semplici per raggiungere l'obiettivo di vivere il più possibile in stati d'animo più produttivi e potenzianti così da provare minor dolore e maggior piacere.Inoltre, permette di migliorare il rapporto con gli altri.

Leggi il resto qui Il Meglio del Vivere Bene: Il Vocabolario del successo.

poesie in musica: Nel Blu Dipinto di blu Volare

Volare (modugno, migliacci)

Penso che un sogno così non ritorni mai più
mi dipingevo le mani e la faccia di blu
poi d'improvviso venivo dal vento rapito
e incominciavo a volare nel cielo infinito

Volare oh, oh
cantare oh, oh
nel blu dipinto di blu
felice di stare lassù
e volavo, volavo felice più in alto del sole
ed ancora più su
mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù
una musica dolce suonava soltanto per me

Volare oh, oh
cantare oh, oh
nel blu dipinto di blu
felice di stare lassù
ma tutti i sogni nell'alba svaniscon perché
quando tramonta la luna li porta con sé
ma io continuo a sognare negli occhi tuoi belli
che sono blu come un cielo trapunto di stelle

Volare oh, oh
cantare oh, oh
nel blu degli occhi tuoi blu
felice di stare quaggiù
e continuo a volare felice più in alto del sole
ed ancora più su
mentre il mondo pian piano scompare negli occhi tuoi blu
la tua voce è una musica dolce che suona per me

Volare oh, oh
cantare oh, oh
nel blu degli occhi tuoi blu
felice di stare quaggiù
nel blu degli occhi tuoi blu
felice di stare quaggiù
con te

YouTube - Domenico Modugno Nel Blu Dipinto di blu Volare.



Il testo di Nel blu dipinto di blu - visionario volo poetico nell'azzurro che si fa più intenso - è stato scritto - parole del suo autore - nel giorno più nero della sua vita. Può suonare paradossale, ma è figlio di un incubo. La canzone, quindi, non è stata costruita a tavolino ma è stata generata da una reale visione onirica.

Franco Migliacci, talentuoso paroliere degli anni cinquanta-sessanta, ha raccontato senza giri di parole come gli è venuta l'ispirazione per il testo di questa canzone che, va detto, solo in un secondo tempo trovò una sua forma compiuta in grado di farla trionfare al festival sanremese del 1958 e di farne un esempio da portare in giro per il mondo a rappresentare il made in Italy in campo musicale.

Ha detto Migliacci[3]











« Capii subito che avevo scritto qualcosa di importante [...] quando si scrive una canzone, specialmente una canzone d'amore, questa riesce più bella, ha più sapore, se l'autore soffre d'amore. »

Nel giorno in cui la compose - ha ricordato l'autore con malcelata nostalgia - soffriva l"iraddidio". Quanto bastava per fornirgli la chiave di volta di una canzone in grado di apparire a distanza di tempo - all'autore medesimo, ma anche a numerosi appassionati di musica leggera - unica e dal sapore favoloso.

Aforismi: l'originalità


Per essere se stessi, bisogna essere qualcuno. (Stanislaw Lec)


lunedì 7 giugno 2010

Aforismi: il successo


Le persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla ricerca delle condizioni che desiderano, e se non le trovano le creano. (Bernard Shaw)


Imparare a leggere velocemente

“Se non ricordiamo non possiamo comprendere.”Edward Morgan Forster.

Un articolo del blog "Efficacemente" che ci informa su quali possono essere le tecniche alla portata di tutti per aumentare la propria memoria

leggilo qui Come memorizzare un libro di 200 pagine in 40 minuti

Marco

Aforismi: la grandezza e la semplicità


Tutte le grandi cose sono semplici e possono essere espresse con una sola parola: libertà, giustizia, onore, dovere, pietà, speranza
Winston Churchill


domenica 6 giugno 2010

Aforismi: la qualità della vita

"Io non mi preoccupo di mantenere la qualità della mia vita perché ogni giorno lavoro per migliorarla. Mi sforzo continuamente di imparare e di fare nuove e importanti distinzioni sul modo di aggiungere valore alla mia vita e a quella degli altri. Questo mi dà la sicurezza di poter sempre imparare, di potermi sempre sviluppare e crescere."

Anthony Robbins

Tony Robbins in Italia per l'ultima volta. Puoi esserci a 96 euro al mese!

La società Empowerment s.r.l. ha pensato alla possibilità di rateizzare il costo dell'iscrizione al seminario "Sprigiona il potere che è in te - Roma 2010"

Continua a leggere perchè i posti stanno per finire e con questa offerta non ci sono più scuse per decidere di non partecipare.

Marco





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giovedì 3 giugno 2010

La costanza e la concentrazione

"Non è andando in palestra un giorno che si ottengono i muscoli"
Anthony Robbins

Uno dei peggiori nemici del nostro benessere è la nostra pigrizia. Per ottenere i risultati che speriamo dobbiamo avere sempre presenti i due ingredienti della ricetta magica del successo.

Costanza: dobbiamo avere la pazienza di compiere azioni ripetute nel tempo; solo con un campione esteso possiamo decidere se la nostra strategia è vincente.

Concentrazione: dobbiamo compiere azioni coerenti con gli obiettivi che vogliamo ottenere ed usare la nostra mente per imprimere la giusta energia nei momenti delle decisioni.

Ed allora, qual'è la tua principale forma di pigrizia? Quale azione puoi compiere in questo momento per combatterla?

Marco

mercoledì 2 giugno 2010

Conoscete il principio della sincronicità?

La sincronicità è un termine introdotto da Carl Jung nel 1950 per descrivere una connessione fra eventi, psichici o oggettivi, che avvengono in modo sincrono, cioè nello stesso tempo, e tra i quali non vi è una relazione di causa-effetto ma una evidente comunanza di significato. La sincronicità è relativa quindi alle "coincidenze significative".

Continuiamo a leggere da Wikipedia...

Jung non era nuovo alla tesi di un parallelismo tra scienza fisica e psicoanalisi: già nel 1928 in "Energetica psichica" aveva immaginato una stretta contiguità tra la nozione di energia nell'uno e nell'altro ramo del sapere. Le ricerche che Jung, al proposito, condusse negli anni a venire, rafforzarono in lui e non smentirono questo suo postulato.

Negli anni trenta Jung incontra Wolfgang Pauli, un fisico austriaco premio Nobel nel 1945. Pauli è reduce dal fallimento del matrimonio e trasferitosi in Svizzera cerca un aiuto terapeutico. La terapia non avrà grande successo e Pauli l'abbandona ma i due si stimano ed iniziano una amicizia scientifica.

L'incontro tra Jung e Pauli generò il "quarto escluso"[1] dalla triade della fisica classica:

  1. tempo,

  2. spazio e

  3. causalità;


a questo quarto escluso è stato dato il nome di

  • sincronicità.


In analogia alla causalità che agisce in direzione della progressione del tempo e mette in connessione due fenomeni che accadono nello stesso spazio in tempi diversi, viene ipotizzata l'esistenza di un principio che mette in connessione due fenomeni che accadono nello stesso tempo ma in spazi diversi.
Nel 1952 Jung e Pauli pubblicarono due saggi nel un volume Naturerklärung und Psyche: il saggio di Pauli applicava il concetto di archetipo alla costruzione delle teorie scientifiche di Keplero; il saggio di Jung era intitolato "Sincronicità come principio di nessi acausali", dove per la prima volta lo psicologo definisce la parola. Per sue stesse parole, si era limitato per venti anni fino allora ad accennarne solamente il concetto, perché riteneva di essere scientificamente impreparato. Nel saggio si tenta una analisi statistica di eventi acausali ma senza grande successo. Lo stesso Jung è imbarazzato verso la comunità scientifica dell'indefinitezza del suo studio, ma tuttavia si sente pressato e giustificato dalle proprie esperienze personali che per lui sono da considerare evidenze empiriche, fenomenologie su cui lavorare con metodo scientifico. Nella prefazione del saggio dice:







« [la sincronicità è ] ... un tentativo di porre i termini del problema in modo che, se non tutti, almeno molti dei suoi aspetti e rapporti diventino visibili e, almeno spero, si apra una strada verso una regione ancora oscura, ma di grande importanza per quanto riguarda la nostra concezione del mondo. »

martedì 1 giugno 2010

PsicologiaNeuroLinguistica: un esercizio simpatico

Tutti abbiamo degli amici e/o parenti e/o partner che
hanno, per così dire, un certo ascendente su di noi. Grazie
all'audio esercizio di oggi scoprirai come utilizzare questa
risorsa interiore... per motivarti a fare le cose che,
magari, non ami fare ma che devi fare. Genna Romagnoli ha preparato un regalo speciale per tutti gli appassionati di sviluppo personale.

vai a fare l'esercizio su...

PsicologiaNeuroLinguistica: PNL: "Come motivarsi...con la voce degli altri" ;-.