giovedì 27 giugno 2013

Relazione tra comunicazione con se stessi, motivazione e raggiungimento degli obiettivi




Interrogate le prime 100 persone che incontrate, chiedete loro cosa desiderano di più dalla vita e 98 non saranno capaci di dirvelo.

Se li spingete a dare una risposta qualcuno dirà: sicurezza, qualcuno denaro o felicità, altri diranno fama e potere, e altri ancora riconoscimenti sociali, felicità di vita, salute, abilità nello scrivere ed altro ancora. Questi non sono obiettivi, ma semplicemente condizioni desiderate da ognuno di voi: sono aspirazioni, speranze.

Quando parliamo di obiettivi, ci riferiamo sì a quello che si desidera, ma che è stato ben individuato e quantificato e che corrisponde alla giusta immagine che noi vogliamo di noi stessi.

L'obiettivo è tale quando ha tre requisiti: concretezza, misurabilità ed è personalizzato.

Se visitando un porto vi capitasse di salire su un ponte di comando di una nave qualsiasi, e chiedeste al capitano quale è il suo prossimo scalo, vi risponderebbe prontamente con una frase sola. Tutte le persone dovrebbero essere in condizione di fare la stessa cosa.

Tuttavia voi siete in grado di spiegare in poche parole qual è la vostra meta? Con molta probabilità non avete mai definito i vostri obiettivi. Ed ecco che dovreste sentirvi come una nave in balia di ogni vento e di tutte le maree; trasportati in continuazione sperando di arrivare un giorno, per caso, così, in un porto dove troverete il successo. Il successo non corrisponde però ai desideri; esso corrisponde soltanto ai programmi definiti e basati su obiettivi ben precisi.

Se non pensiamo con chiarezza alla meta che desideriamo raggiungere, il nostro pensiero è confuso, passando da una cosa all'altra, con il risultato che non concludiamo niente e non arriviamo in nessun posto. Pensando ogni mattino, ogni sera, e poi spesso durante il giorno, ad una meta ben definita, incominciamo a dirigerci verso di essa, con potenza, direzione certa, velocità.
Una volta che sappiamo qual è la nostra meta, sappiamo perchè ci alziamo al mattino, sappiamo perchè lavoriamo, e perchè è importante dare nel lavoro il meglio di se stessi.

Decidete il vostro obiettivo, niente può sostituirlo.

Uno scopo sottolinea il carattere, la cultura, la posizione ed il raggiungimento di qualunque cosa. Decidete il vostro scopo, per il quale valga la pena di impegnarsi a fondo, non abbandonatelo, scrivetelo su un foglio, leggetelo in continuazione, in modo che diventi una abitudine, che vi condurrà al successo.

"L'uomo che riuscirà ad innalzarsi al di sopra dei suoi simili è colui che distinguerà chiaramente il suo obiettivo e che dirigerà abitualmente i suoi poteri verso tale obiettivo".

Createvi un'immagine del vostro obiettivo, come se l'aveste già raggiunto, ma accertatevi che sia un'immagine ben specifica, non generalizzata.

Non vi dà una sensazione di vuoto, di incertezza il non riconoscervi oggi in un vostro obiettivo futuro? Il capitano di una nave che non sa dove è giunto e dove si trova, vive nel dubbio. La più piccola nube che passa in cielo gli crea paura, teme la tempesta e cosa potrà mai accadere.
Ma se egli sa con precisione, dove si trova e dove è diretto, anche la tempesta più violenta viene affrontata con decisione, sicurezza ed obiettività.

Chi sa dove andare, può anche condurre, dirigere, influenzare. Dobbiamo liberarci dai dubbi, dalle incertezze e dai timori.

Createvi un obiettivo e chiedetevi cose grandi:

"L'UTOPIA DI OGGI E' LA REALTA' DI DOMANI"