lunedì 24 dicembre 2012

Auguri per un nuovo anno... in continuo miglioramento

auguri-miglioramento-nuovo-anno Il 2012 sta lasciando il posto ad un nuovo anno. In questi giorni si fanno sempre i resoconti di come siano trascorsi i mesi che ci lasciamo alle spalle ed è innegabile che non spirano venti di ottimismo in molti ambiti della vita sociale italiana e non solo. "Usiamo" Galileo Galilei per ricordare a tutti i lettori di miglioramento.com che ogni giorno è un altro giorno regalato e che se non ci limitiamo a guardare quello che succede, se spingiamo i nostri occhi a vedere il mondo che ognuno di noi vuole contribuire a costruire, se crediamo che ogni nostra piccola azione può essere significativamente positiva per chi ci sta intorno, il 2013 ed ogni nuovo anno sarà sicuramente un successo. La nostra energia positiva è il miglior antidoto per un mondo che avvelena la mente con messaggi che non tengono per niente conto della forza di volontà che può cambiare i destini di tutti noi.

Auguri per ogni nuovo anno, vissuto intensamente giorno per giorno, senza mai dimenticare che la differenza tra creare e distruggere è frutto delle piccole scelte che facciamo continuamente e della cultura ecologica che anima le nostre azioni. Essere portatori di pensieri positivi è gratuito, come questo wallpaper, e possiamo rimanere piacevolmente sorpresi nel coglierne gli effetti nelle persone che ci stanno accanto.

Sicuramente le difficoltà possono focalizzare la nostra attenzione in maniera preponderante e la stanchezza potrà farci pregare per avere una vita più facile ma forse è proprio per questo che dobbiamo fermarci, ogni tanto, e ristorarci negli occhi di un bambino. Quegli occhi che "assorbono"  la vita e che ci restituiscono un mondo in cui abbiamo abitato anche noi ed in cui spesso dovremmo ritornare per dire con forza: "Posso perché credo di potere..."

Marco Costanzo

venerdì 21 dicembre 2012

A Natale siamo tutti più buoni ma questa lezione portiamola con noi sempre

Il brano che leggerai si trova all'interno di un libro che tutti dovrebbero leggere.
Il libro di Dale Carnegie dal titolo "Come trattare gli altri e farseli amici" dedica un capitolo intero alla necessità di non criticare gli altri e di avere atteggiamenti sempre costruttivi.

Criticare e facile, a volte fa sentire meglio, e a volte pone le basi per delle vite sbagliate.

Prova a non criticare te stesso per le scelte che hai fatto in passato, prova a non criticare le persone che ti vogliono bene, prova a costruire un ambiente di lavoro che sia agevolatore di cambiamenti positivi.

La vita spesso è ingiusta con ognuno di noi e molte ingiustizie diventano intollerabili quando vediamo la nostra società che sembra costruita su misura per i truffatori di professione. A volte anche lo Stato sembra essere più un nemico dei cittadini che l'alveo entro il quale sviluppare in pieno le nostre prerogative di uomini.

Lo stress ci porta ad avere atteggiamenti sbrigativi ed a scaricare le tensioni negative su chi proprio non ne ha colpa.

Leggi questo articolo, scritto da un padre severo che ha trovato un lampo d'illuminazione e l'ispirazione giusta per un gesto di sincerità che credo possa ispirare ognuno di noi.
Se hai qualcuno che sopporta il tuo "pessimo carattere", prova oggi a dimostrargli che il cambiamento passa anche per i piccoli gesti quotidiani.

Buona lettura.

Father forgets
di W. Livingstone Larned

Ascolta, figlio: ti dico questo mentre stai dormendo con la manina sotto la guancia e i capelli biondi appiccicati alla fronte. Mi sono introdotto nella tua camera da solo: pochi minuti fa, quando mi sono seduto a leggere in biblioteca, un'ondata di rimorso mi si è abbattuta addosso, e pieno di senso di colpa mi avvicino al tuo letto. E stavo pensando a queste cose: ti ho messo in croce, ti ho rimproverato mentre ti vestivi per andare a scuola perché invece di lavarti ti eri solo passato un asciugamani sulla faccia, perché non ti sei pulito le scarpe. Ti ho rimproverato aspramente quando hai buttato la roba sul pavimento.
A colazione, anche li ti ho trovato in difetto: hai fatto cadere cose sulla tovaglia, hai ingurgitato cibo come un affamato, hai messo i gomiti sul tavolo. Hai spalmato troppo burro sul pane e, quando hai cominciato a giocare e io sono uscito per andare a prendere il treno, ti sei girato, hai fatto ciao ciao con la manina e hai gridato: "Ciao, papino!" e io ho aggrottato le sopracciglia e ho risposto: "Su diritto con la schiena!" E tutto è ricominciato da capo nel tardo pomeriggio, perché quando sono arrivato eri in ginocchio sul pavimento a giocare alle biglie e si vedevano le calze bucate. Ti ho umiliato davanti agli amici, spedendoti a casa davanti a me. Le calze costano, e se le dovessi comperare tu, le tratteresti con più cura. Ti ricordi più tardi come sei entrato timidamente nel salotto dove leggevo, con uno sguardo che parlava dell'offesa subita? Quando ho alzato gli occhi dal giornale, impaziente per l'interruzione, sei rimasto esitante sulla porta. "Che vuoi?" ti ho aggredito brusco. Tu non hai detto niente, sei corso verso di me e mi hai buttato le braccia al collo e mi hai baciato e le tue braccine mi hanno stretto con l'affetto che Dio ti ha messo nel cuore e che, anche se non raccolto, non appassisce mai. Poi te ne sei andato sgambettando giù dalle scale. Be', figlio, e stato subito dopo che mi e scivolato di mano il giornale e mi ha preso un'angoscia terribile. Cosa mi sta succedendo? Mi sto abituando a trovare colpe, a sgridare; e questa la ricompensa per il fatto che sei un bambino, non un adulto? Non che non ti volessi bene, beninteso: solo che mi aspettavo troppo dai tuoi pochi anni e insistevo stupidamente a misurarti col metro della mia età.
E c'era tanto di buono, di nobile, di vero, nel tuo carattere! il tuo piccolo cuore cosi grande come l'alba sulle colline. Lo dimostrava il generoso impulso di correre a darmi il bacio della buonanotte. Nient'altro per stanotte, figliolo. Solo che sono venuto qui vicino al tuo letto e mi sono inginocchiato, pieno di vergogna.
E una misera riparazione, lo so che non capiresti queste cose se te le dicessi quando sei sveglio. Ma domani sarò per te un vero papà. Ti sarò compagno, starò male quando tu starai male e riderò quando tu riderai, mi morderò la lingua quando mi saliranno alle labbra parole impazienti. Continuerò a ripetermi, come una formula di rito: "'E ancora un bambino, un ragazzino!" Ho proprio paura di averti sempre trattato come un uomo. E invece come ti vedo adesso, figlio, tutto appallottolato nel tuo lettino, mi fa capire che sei ancora un bambino. Ieri eri dalla tua mamma, con la testa sulla sua spalla. Ti ho sempre chiesto troppo, troppo.

Marco Costanzo
About.me/marcocostanzo

giovedì 6 dicembre 2012

Fare volontariato aiuta a stare meglio

Impariamo da questa bella poesia di Renato Zero l'importanza di trovare la nostra felicità nell'attitudine a pensare agli altri e magari a dare loro una mano.

In questo periodo dell'anno aumenta la sensazione di solitudine da parte di chi vive situazioni d'indigenza e magari possiamo compiere dei semplici gesti che diventano significativi atti di speranza per chi li riceve.

Pensiamoci per questo Natale.

I giardini che nessuno sa (Renato Zero)

Senti quella pelle ruvida.
Un gran freddo dentro l'anima,
fa fatica anche una lacrima a scendere giù.
Troppe attese dietro l'angolo,
gioie che non ti appartengono.
Questo tempo inconciliabile gioca contro te.
Ecco come si finisce poi,
inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici,
di felicità impossibili…
Tanti viaggi rimandati e già,
valigie vuote da un'eternità…
Quel dolore che non sai cos'è,
solo lui non ti abbandonerà mai, oh mai!
E' un rifugio quel malessere,
troppa fretta in quel tuo crescere.
Non si fanno più miracoli,
adesso non più.
Non dar retta a quelle bambole.
Non toccare quelle pillole.
Quella suora ha un bel carattere,
ci sa fare con le anime.
Ti darei gli occhi miei,
per vedere ciò che non vedi.
L'energia, l'allegria,
per strapparti ancora sorrisi.
Dirti si, sempre si,
e riuscire a farti volare,
dove vuoi, dove sai,
senza più quei pesi sul cuore.
Nasconderti le nuvole,
quell'inverno che ti fa male.
Curarti le ferite e poi,
qualche dente in più per mangiare.
E poi vederti ridere,
e poi vederti correre ancora.
Dimentica, c'è chi dimentica
Distrattamente un fiore una domenica
E poi… silenzi. E poi silenzi.
Nei giardini che nessuno sa
Si respira l'inutilità.
C'è rispetto grande pulizia,
è quasi follia.
Non sai come è bello stringerti,
ritrovarsi qui a difenderti,
e vestirti e pettinarti si.
E sussurrarti non arrenderti
nei giardini che nessuno sa,
quanta vita si trascina qua,
solo acciacchi, piccole anemie.
Siamo niente senza fantasie.
Sorreggili, aiutali,
ti prego non lasciarli cadere.
Esili, fragili,
non negargli un po' del tuo amore.
Stelle che ora tacciono,
ma daranno un segno a quel cielo.
Gli uomini non brillano
Se non sono stelle anche loro.
Mani che ora tremano,
perché il vento soffia più forte…
non lasciarli adesso no.
Che non li sorprenda la morte.
Siamo noi gli inabili,
che pure avendo a volte non diamo.
Dimentica, c'è chi dimentica,
distrattamente un fiore una domenica
e poi silenzi. E poi silenzi

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=mOf-LiUFHyk&w=420&h=315]

giovedì 29 novembre 2012

Origine del termine "Coach"

Il coaching si sta rapidamente diffondendo in Italia ma non tutti conoscono l'origine ed il significato di questo termine
Nel XIX secolo in Inghilterra gli studenti universitari verso la fine del proprio percorso utilizzavano il termine coach per indicare i migliori tutor, dando loro titolo rispettoso e autorevole. Negli Stati Uniti, il coach nasce per sviluppare e incrementare la prestazione sportiva; ilcoach non solo guidava la squadra e la allenava, ma la seguiva dal punto di vista emotivo, la stimolava, creava spirito di gruppo per affrontare gli avversari con maggiore carica e sicurezza. Attraverso la guida costante del coach i giocatori e il team sviluppavano quelle capacità e competenze che rendevano il gruppo stesso motivato e forte capace di raggiungere gli obiettivi attesi.

 

Il coaching è nato quindi in ambito sportivo ma si è esteso a tutti gli aspetti della vita che possiamo considerare come delle sfide. Avere un mentore, qualcuno che ti spinge a ragionare su come poter esprimere al meglio le tue capacità può essere un buon investimento. Un coach non si sostituisce mai alla persona che "allena" ed alcune associazioni di coaching hanno un codice etico che spiega il comportamento degli iscritti

https://www.icf-italia.org/cosa-e-icf/il-codice-di-etica-di-icf

Se vuoi saperne di più sul coaching leggi la pagina dedicata a questo su wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/Coaching

La pioggia ed il reframing

pioggia miglioramentoLa pioggia ed il cielo coperto inducono spesso pensieri di tristezza e, secondo gli esperti, esiste una vera e propria depressione stagionale, legata alla diminuzione della luce solare.
Questa deve essere individuata e curata quando porta ad una diminuzione della capacità di sfruttare al meglio la propria vita ma molto spesso è latente e difficile da distinguere dal generale e fisiologico cambio umorale. Se noti un cambiamento nelle persone a cui vuoi bene soprattutto in inverno, forse puoi fare qualcosa per loro utilizzando la tecnica del reframing.
Il reframing, o "ristrutturazione", come spesso viene tradotta in italiano è la tecnica che consente di ricontestualizzare la nostra immagine nel mondo emotivo in cui siamo immersi.
Se ci si esercita a "guardarsi dall'esterno", come farebbe un osservatore neutrale, si potrebbe meglio scoprire che molti affanni e sensazioni negative possono essere gestite con una più completa visione d'insieme.
Se consideriamo gli eventi atmosferici fuori dal nostro controllo, possiamo imparare a goderne.
Spostando l'attenzione su quello che abbiamo di più caro, proviamo a consigliare ai nostri cari di cominciare a godere delle cose che generalmente inducono insofferenza. Anche una giornata di pioggia può essere una bella giornata, se ci focalizziamo su tutto ciò che possiamo fare e non su quello che le condizioni metereologiche ci impediscono di compiere. Anche un virus influenzale ci può permettere di ricaricare le batterie e leggere quel libro che da tempo abbiamo sul cassetto.
La vita è un bene prezioso ed ogni istante merita di essere vissuto intensamente, in piena armonia con tutto ciò che ci circonda e con le nostre momentanee o definitive limitazioni.

Marco Costanzo

sabato 3 novembre 2012

La depressione può essere un miglioramento?

Raffaele Morelli è un noto psichiatra e psicoterapeuta italiano. Si dedica da anni alla formazione psicoterapeutica di medici e psicologi e si è occupato spesso di depressione.

Il suo punto di vista è assolutamente semplice ed originale per identificare e guarire dal male oscuro.

La depressione è il miglioramento che la natura ci offre per "partorire noi stessi", per dirla con Fromm.

Uscirà il 6 Novembre il suo nuovo libro "Guarire senza le medicine" che è un saggio appello alla limitazione dell'uso dei farmaci per riscoprire le nostre capacità di autoguarigione.

Ti segnalo però un paio di video che forse dovresti vedere se conosci qualcuno che si comporta in maniera diversa da come ti aspetti: molto probabilmente alla base di tutto questo ci potrebbe essere una depressione.

Spesso un comportamento inaspettato è lo sforzo di dare vita al nostro vero io.

Depressione come prevenirla e curarla e

L'amico invisibile

Lascia la tua opinione, se vuoi condividere la tua esperienza o leggi questa bellissima poesia di Borges

 

Se io potessi vivere un’altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l’oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d’acqua calda, un ombrello e un paracadute;
e potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un’altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.

 

giovedì 25 ottobre 2012

Quanti mondi ci perdiamo?

Guarda questo video e resta in contemplazione di una natura prepotentemente bella.

Quanti sono i  mondi che ci perdiamo? Quante le sensazioni di stupore che non proviamo, trascinati dalla balia del quotidiano?

Fermiamci un minuto a respirare la poesia di immagini e musica che non hanno bisogno del linguaggio umano. Sono sicuro che questo video avrà il potere di cambiare il tuo stato d'animo.

Buona visione e, se vuoi, lascia un commento. Ricorda che puoi usare la modalità schermo intero per il video cliccando sulle quattro frecce accanto alla scritta Vimeo.

[vimeo http://www.vimeo.com/45858333 w=500&h=281]

Within Two Worlds from Goldpaint Photography on Vimeo.

Grazie a Valentino Salvato per il link.

 

martedì 23 ottobre 2012

Vita e miracoli secondo Einstein

"Ci sono due modi per vivere la tua vita: uno è pensare che non ci siano miracoli l'altro è pensare che ogni cosa sia un miracolo" Einstein

20121023-075952.jpg

venerdì 5 ottobre 2012

L'individuo e la collettività

Nessun uomo è un'Isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra.
Se una Zolla viene portata via dall'onda del Mare,
la Terra ne è diminuita,
come se un Promontorio fosse stato al suo posto,
o una Magione amica o la tua stessa Casa.
Ogni morte d'uomo mi diminusce,
perchè io partecipo all'Umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:
Essa suona per te.

John Donne



 

sabato 8 settembre 2012

Mai dimenticare si essere gentile

Ogni persona che incontri sta lottando con i propri problemi. Sii gentile con lei. Non potrai risolverli al suo posto ma la tua gentilezza forse la incoraggerà a non rinunciare. La tua gentilezza può essere il miracolo che stava aspettando. Spesso, senza saperlo, facciamo veri miracoli.

Gustav Birth

mercoledì 5 settembre 2012

Mai perdere la fede ed attivare i comportamenti positivi

Guarda questo bellissimo video



...e pensa a queste parole di Gandhi

Mantieni i tuoi pensieri positivi
Perché i tuoi pensieri diventano parole
Mantieni le tue parole positive
Perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti
Mantieni i tuoi comportamenti positivi
Perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini
Mantieni le tue abitudini positive
Perché le tue abitudini diventano i tuoi valori
Mantieni i tuoi valori positivi
Perché i tuoi valori diventano il tuo destino.

Mahatma Gandhi

lunedì 3 settembre 2012

Brian Tracy a Milano il 18 Ottobre 2012 per combattere la crisi

brian tracky milano settembre“Sei dove sei oggi, perché il 95% di ciò che pensi, senti
e fai, è determinato dalle tue ABITUDINI. Sostituendo le abitudini improduttive con quelle ottimali, otterrai benefici straordinari ed immediati nella vita e negli affari.”

Brian Tracy

 

 

 

 

BRIAN TRACY - MASSIMA PERFORMANCE


PERCHE’ PARTECIPARE?

- Scopri come rendere la tua azienda un “bunker” contro  “gli alti e bassi” dell’economia

- Ti “programmi” mentalmente alla crescita e al miglioramento, per ottenere nei prossimi 5 anni più di quanto la maggior parte delle persone ottiene in tutta la vita

- Capisci come eliminare le perdite di tempo e le attività che ti tolgono energia per massimizzare i tuoi risultati a lavoro

- Impari a migliorare  la pianificazione dei tuoi obiettivi  personali e di business anche in tempi di incertezza

Scopri come guadagnare più denaro, in meno tempo

Alleni il muscolo della decisione per risolvere velocemente i problemi ed ottenere di più rispetto alla concorrenza

-  Capisci cosa c’è dietro ai risultati che hai ottenuto finora per replicare i comportamenti vincenti in ogni ambito della tua vita

 

IL TRAINER

Brian Tracy è uno degli oratori di maggior successo al mondo.
Ha ricoperto incarichi di alto livello nell’ambito della consulenza, della pianificazione strategica e dello sviluppo organizzativo per oltre 1.000 società tra Stati Uniti, Canada, Europa, Australia e Asia: Johnson & Johnson, Paramount Financial Services, Pepsi Co International, Toyota, IBM, Bank of America, Bayer, Yellow Pages Group, BMWNA sono solo alcuni dei Brand più noti.
Ha tenuto più di 5.000 seminari negli ultimi 30 anni a centinaia di migliaia di persone in 60 Paesi diversi.

Per acquistare i biglietti basta seguire il link

http://www.hiperformance.it/index.php/it/eventi/eventi-internazionali/item/987.html

venerdì 31 agosto 2012

Un insegnamento da Rocky

« Né io né tu, nessuno può colpire duro come fa la vita ... perciò andando avanti non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi ... e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti, così sei un vincente e se credi di essere forte lo devi dimostrare ... »

(Rocky dà una lezione di vita al figlio Robert)

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=1ue94gA_jYc&w=420&h=315]

giovedì 23 agosto 2012

Ciò che è importante non cambia...

Tieni sempre presente

di Madre Teresa Di Calcutta


Tieni sempre presente
che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Pero' cio' che e' importante
non cambia; la tua forza
e la tua convinzione
non hanno eta'.

Il tuo spirito e' la colla
di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo
c'e' una linea di partenza.
Dietro ogni successo
c'e' un'altra delusione.
Fino a quando sei vivo,
sentiti vivo.

Se ti manca cio' che facevi,
torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite...
insisti anche se tutti
si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca
il ferro che c'e' in te.
Fai in modo che invece
di compassione,
ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai
camminare veloce, cammina.
Quando non potrai
camminare, usa il bastone.
Pero' non fermarti mai.

Madre Teresa di Calcutta

martedì 21 agosto 2012

Mettersi alla prova per 30 giorni

Quando è stata l'ultima volta che ti sei sfidato a cambiare qualcosa? Questo interessante video ti spiega perchè è possibile mettersi alla prova ogni giorno e farlo sistematicamente.

Buona visione da miglioramento.com

 

domenica 19 agosto 2012

Manuale di auto aiuto contro la depressione

Dice il Dr. Trazzi
Se dovessi pensare al motivo per il quale ho cominciato a pensare al progetto iPsicologo,

probabilmente partirei da una constatazione, una riflessione, che sociologi e studiosi dei

cambiamenti sociali feceromolto tempo prima dime. Ilmondo, comel’abbiamo conosciuto

fin’ora,ècambiato.Ilmondonelqualecitroviamononhasemplicementeacceleratol’accesso

dell’uomo alla comunicazione ed alla conoscenza, ma attraverso il web, gli smartphone,

facebookegoogle,lohasuperato.L’uomochesiaffacciaalnuovomillennio,halapossibilitàdi

accedere alle informazioni istantaneamente, limite che supera le sue capacità di

immagazzinamento e di riflessione rispetto alle stesse, e di gran lunga. Certo, non sempre

sonoinformazioni veritiere, certo,lamaggiorparte delle volte si rischia di creare unagran

confusione,sovrapponendopuntidivistadiversienonsempreautorevoli,malamiaopinione

è che questi limiti siano sfide che l’uomo contemporaneo ha il compito di riconoscere e,

quando possibile, superare.

 

Scarica qui il manuale di aiuto contro la depressione

http://www.ipsicologo.it/

domenica 29 luglio 2012

Giocare per vivere 10 anni di più

Questo bellissimo video ci informa della possibilità di usare la nostra testa per vivere di più e meglio.
Sicuramente devono essere controllate le basi scientifiche delle affermazioni effettuate ma usa il tuo buon senso per capire se i semplici consigli che riceverai ti sembrano interessanti.
Buona visione...



www.ted.com/talks/lang/it/jane_mcgonigal_the_game_that_can_give_you_10_extra_years_of_life.html



Sono una giocatrice, mi piace avere degli obiettivi. Mi piacciono le missioni speciali e gli obiettivi segreti. Ecco llora la mia missione speciale in questo discorso: cercherò di aumentare la durata della vita di tutti voi presenti in questa sala di sette minuti e mezzo. Vivrete letteralmente sette minuti e mezzo in più di quanto avreste vissuto solo per aver assistito a questo discorso.

Alcuni di voi sembrano un po' perplessi. Va bene, perché, controllate qui -- la matematica dimostra che è possibile. Adesso non ha molto senso. Lo spiegherò più avanti, osservate solo i numeri in fondo: più 7,68245837 minuti, saranno il mio regalo per voi se completerò la missione.

Avete anche voi una missione segreta. La vostra missione è scoprire come trascorrere quei sette minuti e mezzo extra. Io credo che dovreste fare qualcosa di insolito, perché sono minuti extra. Non potreste averli altrimenti.

Dato che sono una game designer, potreste pensare: so cosa vuole che facciamo con quei minuti, vuole che li passiamo a giocare. È un'ipotesi assolutamente ragionevole, considerando che ho preso l'abitudine di incoraggiare la gente a giocare di più. Per esempio, nel mio primo TEDTalk, ho proposto che il pianeta trascorra 21 miliardi di ore a settimana a giocare con i videogiochi.

21 miliardi di ore è tanto tempo. È così tanto tempo che il primo commento indesiderato che ho sentito da tutto il mondo da quando ho tenuto quel discorso è stato: Jane, i giochi sono fantastici, ma sul letto di morte, ti auguri veramente di passare il tempo a giocare a Angry Birds? L'idea che i giochi siano una perdita di tempo che arriveremo a rimpiangere è talmente diffusa, che io la sento letteralmente ovunque. Per esempio, una storia vera: qualche settimana fa, un autista di taxi, dopo aver scoperto che io e un amico eravamo in città per una conferenza di sviluppatori di videogiochi, si è girato e ha detto -- e cito -- "Odio i giochi. Una vita buttata. Immaginate di arrivare a fine vita e rimpiangere tutto quel tempo".

Voglio affrontare il problema seriamente. Voglio che i giochi siano una forza positiva per il mondo. Non voglio che chi gioca rimpianga il tempo trascorso a giocare, tempo che io li ho spinti a trascorrere giocando. Ultimamente ci ho pensato molto. Sul letto di morte, rimpiangeremo il tempo trascorso a giocare?

Potrebbe sorprendervi, ma si è scoperto che esiste una ricerca scientifica sulla questione. È vero. Gli infermieri negli ospizi, la gente che si prende cura di noi a fine vita, hanno recentemente pubblicato un rapporto sui rimpianti espressi più di frequente da coloro che sono letteralmente sul letto di morte. Ed è questo che voglio condividere con voi oggi, i primi cinque rimorsi dei moribondi.

Numero 1: Se solo non avessi lavorato così tanto. Numero 2: Se solo fossi rimasto in contatto con i miei amici. Numero 3: Se solo avessi cercato di essere più felice. Numero 4: Se solo avessi avuto il coraggio di essere me stesso. E numero 5: Se solo avessi inseguito i miei sogni, invece di fare quello che gli altri si aspettavano da me.

Per quanto ne sappia io, nessuno ha mai detto agli infermieri: "Se solo avessi giocato di più con i videogiochi", ma quando sento questi 5 rimorsi dei moribondi, non posso non sentire cinque profondi desideri che i giochi aiutano a realizzare.

Per esempio, se solo non avessi lavorato così tanto. Per molte persone significa, se solo avessi trascorso più tempo con la mia famiglia, con i miei figli che stavano crescendo. Sappiamo che giocare insieme ha effetti straordinari sulla famiglia. Uno studio recente della Brigham Young University School of Family rivela che i genitori che passano più tempo a giocare ai videogiochi con i figli nella vita hanno con loro relazioni molto più forti.

Se solo fossi rimasto in contatto con i miei amici. Centinaia di milioni di persone usano social games come Farmville o Words With Friends per restare in contatto con gli amici reali e con la famiglia. Uno studio recente dell'Università del Michigan mostra che questi giochi sono strumenti molto efficaci nella gestione delle relazioni . Ci aiutano a restare in contatto con le persone della nostra rete sociale che altrimenti si allontanerebbero, se non giocassimo insieme.

Se solo fossi stato più felice. Non posso che pensare agli esperimenti clinici rivoluzionari realizzati di recente dalla East Carolina University che mostrano che i giochi online possono essere più efficaci dei farmaci nel trattamento clinico dell'ansia e della depressione. Soltanto 30 minuti di gioco online al giorno sono stati sufficienti a migliorare radicalmente l'umore e ad aumentare la felicità a lungo termine.

Se solo avessi avuto il coraggio di essere me stesso. Gli avatar sono un modo di essere noi stessi, la versione di chi potremmo diventare, più eroica e idealizzata. Lo vedete in questo ritratto dell'alter ego di Robbie Cooper di un giocatore con il suo avatar. La Stanford University conduce ricerche da 5 anni per documentare come giocare con un avatar idealizzato cambi il modo in cui pensiamo e agiamo nella vita reale, e ci renda più coraggiosi, più ambiziosi, più dedicati ai nostri obiettivi.

Se solo avessi inseguito i miei sogni, e non quello che gli altri si aspettavano da me. I giochi lo fanno già? Non sono sicura, quindi ho lasciato un punto di domanda, un punto di domanda alla Super Mario. Ci torneremo dopo.

Ma nel frattempo forse vi state chiedendo, chi è questa designer di videogiochi che ci parla di rimorsi sul letto di morte? Ed è vero, non ho mai lavorato in un ospizio, non sono mai stata sul letto di morte. Ma di recente ho trascorso molto tempo a letto, con il desiderio di morire. Volevo veramente morire.

Lasciate che vi racconti una storia. Ho iniziato due anni fa, quando ho sbattuto la testa e ho subito una commozione cerebrale. La commozione non è guarita correttamente, e 30 giorni dopo avevo ancora sintomi come mal di testa ininterrotti, nausea, vertigini, perdita di memoria, confusione mentale. Il dottore mi disse che per curare il cervello, dovevo riposare. Dovevo evitare di scatenare i sintomi. Per me questo significava non leggere, non scrivere, non giocare, niente lavoro né email, non correre, niente alcool, niente caffeina. In altre parole -- e credo che sappiate dove andiamo a parare -- nessun motivo per vivere.

Ovviamente dovrebbe essere divertente, ma seriamente, ideare un suicidio è abbastanza comune in casi di trauma cranici. Succede in un caso su tre, ed è successo a me. Il mio cervello ha cominciato a dirmi: Jane, tu vuoi morire. Diceva: "Non ti sentirai mai meglio". Diceva: "Il dolore non finirà mai".

E queste voci sono diventate così insistenti e persuasive che ho cominciato giustamente a temere per la mia vita, ed è il momento in cui mi sono detta, dopo 34 giorni -- e non dimenticherò mai quel momento. Mi sono detta: "O mi uccido, o trasformo tutto questo in un gioco".

Ma perché un gioco? Sapevo da più di 10 anni, da ricerche sula psicologia dei giochi, che quando giochiamo -- e si tratta di lletteratura scientifica -- affrontiamo le sfide più difficili con maggiore creatività, maggiore determinazione, maggiore ottimismo, ed è più probabile che ci rivolgiamo ad altri per farci aiutare. Io volevo portare queste caratteristiche del giocatore nella mia sfida reale, così ho creato un gioco di ruolo per il recupero chiamato "Jane che Ammazza il Trauma Cranico".

È diventata la mia identità segreta, e la prima cosa che ho fatto nel ruolo di assassina è stato chiamare la mia gemella -- ho una sorella gemella di nome Kelly -- e dirle: "Sto giocando per curarmi il cervello, e voglio che tu giochi con me". È stato un modo più facile per chiedere aiuto.

È diventata la mia prima alleata nel gioco. Mio marito Kiyash ci ha raggiunto dopo, e insieme abbiamo identificato e combattuto i cattivi, vale a dire tutto ciò che poteva scatenare i sintomi e quindi rallentare il processo di guarigione, cose come la luce intensa e gli spazi affollati. Collezionavamo e attivavamo anche poteri aggiuntivi. Erano tutto quello che potevo fare anche nel peggiore dei giorni per sentirmi un po' meglio, un po' più produttiva. Cose come coccolare il mio cane per 10 minuti, o alzarmi dal letto e fare il giro dell'isolato almeno una volta.

Il gioco era molto semplice: assumere un'identità segreta, reclutare alleati, combattere i cattivi, attivare i super-poteri. Anche con un gioco così semplice, dopo solo un paio di giorni, quel velo di ansia e depressione era sparito, svanito. È stato come un miracolo. Non era una cura miracolosa per i mal di testa o per i sintomi cognitivi. È durato più di due anni, ed è stato di gran lunga l'anno più difficile della mia vita. Ma anche quando avevo ancora i sintomi, anche quando sentivo ancora dolore, ho smesso di soffrire.

Quello che è successo dopo con il gioco mi ha sorpresa. Ho pubblicato qualche video e alcuni post in un blog, spiegando come giocare. Ma non tutti hanno una commozione cerebrale, ovviamente, non tutti vogliono essere "assassini", quindi ho rinominato il gioco SuperBetter [SuperMeglio].

E ho cominciato a sentire di gente che, in tutto il mondo, adottava la propria identità segreta, reclutava i propri alleati, e si sentiva "super meglio" affrontando sfide come il cancro e il dolore cronico, la depressione e il morbo di Crohn. C'era anche gente che giocava con malattie in fase terminale come la SLA. E io capivo dai loro messaggi e dai loro video che il gioco li stava aiutando proprio come aveva aiutato me. Dicevano di sentirsi più forti e più coraggiosi, di sentirsi meglio ed anche più capiti da amici e familiari. Dicevano addirittura di sentirsi più felici, anche se sentivano dolore, anche se stavano affrontando la sfida più dura della loro vita.

Cosa stava succedendo? intendo nel mio caso, all'epoca. Come poteva un gioco così insignificante intervenire in maniera così potente, in circostanze così serie e in certi casi per questioni di vita o di morte? Se non avesse funzionato per me, non avrei mai creduto che fosse possibile. Si è scoperto che c'è una base scientifica anche qui. Alcune persone si sentono più forti e più felici dopo un evento traumatico. Ed è quello che stava accadendo a noi.

Il gioco ci stava aiutando a sperimentare quello che gli scienziati chiamano crescita post-traumatica, che non è una cosa di cui sentiamo parlare comunemente. Di solito sentiamo di disturbo post-traumatico da stress. Ma gli scienziati ora sanno che un evento traumatico non ci condanna a soffrire indefinitamente. Invece lo possiamo usare come trampolino per scatenare le nostre migliori qualità e vivere più felici.

Ecco la classifica delle cinque cose che dice la gente con crescita post-traumatica: le mie priorità sono cambiate. Non ho paura di fare quello che mi rende felice. Mi sento più vicino agli amici e alla famiglia. Capisco meglio me stesso. Ora so chi sono veramente. Ho una maggiore percezione del significato e del senso della vita. Sono in grado di concentrarmi meglio su sogni e obiettivi.

L'avete già sentito? Dovrebbe, perché la classifica dei tratti da crescita post-traumatica è sostanzialmente l'esatto opposto della classifica dei rimorsi di chi sta morendo. È interessante, vero? Sembra che, in qualche modo, un evento traumatico possa scatenare la nostra capacità di condurre una vita con meno rimorsi.

Ma come funziona? Come si arriva dal trauma alla crescita? O meglio, c'è un modo per trarre tutti questi benefici della crescita post-traumatica senza subire un trauma, senza una botta in testa? Sarebbe meglio, no?

Volevo capire meglio il fenomeno, quindi ho divorato molta letterature scientifica, ed ecco cosa ho imparato. Ci sono quattro forme di forza, di resistenza, che contribuiscono alla crescita post-traumatica, e ci sono attività scientificamente confermate che si possono fare tutti i giorni per costruire questi quattro tipi di resistenza, senza bisogno di subire un trauma.

Potrei dirvi quali sono questi quattro tipi di forza, ma preferisco farveli sperimentare di persona. Preferisco che cominciamo a costruirli insieme adesso. Ecco cosa faremo. Faremo insieme un gioco veloce. Adesso è il momento in cui vi guadagnate quei 7 minuti e mezzo di vita che vi ho promesso prima. Tutto quello che dovete fare è completare con successo le prime quattro sfide di SuperBetter. E sento che riuscirete a farlo. Ho fiducia in voi.

Siete tutti pronti? Questa è la prima sfida. Partiamo. Sceglietene una: Alzatevi in piedi e fate tre passi, o chiudete le mani a pugno, alzatele sopra la testa il più in alto possibile per cinque secondi. Via! Perfetto, mi piacciono le persone che le fanno entrambe. Siete ambiziosi. Molto bene. (Risate)

Perfetto. Questo vale un punto in più di resistenza fisica, il che significa che il vostro corpo può resistere allo stress e guarire più rapidamente. Sappiamo dalle ricerche che la prima cosa da fare per stimolare la resistenza fisica è non stare seduti immobili. Non ci vuole altro. Ogni secondo in cui non state seduti fermi, migliorate attivamente la salute del cuore, dei polmoni e del cervello.

Tutti pronti per la prossima sfida? Voglio che schiocchiate le dia 50 volte, o che contiate alla rovescia da 100, sette alla volta, tipo: 100. 93... Via!

(Schiocco)

Non smettete.

(Schiocco)

Non lasciate che chi conta alla rovescia da 100 interferisca con voi che contate fino a 50.

(Risate)

Bene. Wow. È la prima volta che vedo una cosa del genere. Bonus resistenza fisica. Ben fatto, tutti quanti. Questo vale un punto in più di resistenza mentale, il che significa che avete maggiore concentrazione mentale, maggiore disciplina, determinazione e forza di volontà. Sappiamo dalla ricerca scientifica che la forza di volontà lavora come un muscolo. Si rafforza con l'esercizio. Affrontare una piccola sfida senza darsi per vinti, anche una sfida assurda come schioccare le dita esattamente 50 volte o contare alla rovescia da 100, sette alla volta è un modo scientificamente provato per stimolare la forza di volontà.

Ottimo lavoro. Sfida numero tre. Sceglietene una: Considerando la sala in cui siamo il destino ha già scelto per voi, ma ci sono due opzioni. Se siete al chiuso, trovate una finestra e guardate fuori. Se siete all'esterno, trovate una finestra e guardate all'interno. Oppure fate una ricerca veloce nelle immagini di Google di "cucciolo [il vostro animale preferito]".

Potete farlo sui vostri cellulari, o potete anche solo urlare il nome di qualche cucciolo di animale, ne trovo qualcuno io e li proietto sullo schermo per tutti. Cosa vogliamo vedere? Bradipo, giraffa, elefante, serpente. Ok, vediamo cosa abbiamo. Cucciolo di delfino e cucciolo di lama. Guardate tutti. Fatto? Ok, un altro. Cucciolo di elefante. A questo applaudiamo? È fantastico.

Perfetto, ora abbiamo la sensazione di avere un punto in più di resistenza emotiva, il che significa che abbiamo la capacità di provocare emozioni potenti, positive, come la curiosità o l'amore, che proviamo quando guardiamo cuccioli di animali, quando ne abbiamo più bisogno.

Ed ecco a voi il segreto, dalla letteratura scientifica. Se riuscite a gestire tre emozioni positive per ogni emozione negativa, in un'ora, un giorno, una settimana, migliorate radicalmente la salute e la capacità di affrontare con successo qualunque problema abbiate di fronte. E si chiama rapporto uno a tre delle emozioni positive. È il mio trucco preferito di SuperBetter, quindi continuate così.

Bene, scegliete, ultima sfida: Stringete la mano di qualcuno per sei secondi, o inviate a qualcuno un veloce ringraziamento scritto, per email, Facebook o Twitter. Via!

(Vocìo)

Mi sembra ben fatto. Bene, bene. Continuate così. Mi piace! Perfetto, un punto in più in resistenza sociale, che significa che ricevete maggiore forza dagli amici, dai vicini, dalla famiglia, dalla comunità. La gratitudine è un modo fantastico per stimolare la resistenza sociale Il contatto è ancora meglio.

Ecco un altro segreto per voi: stringere la mano di qualcuno per sei secondi aumenta radicalmente il livello di ossitocina nel sangue, l'ormone della fiducia. Significa che chi di voi ha stretto la mano è preparato biochimicamente ad apprezzare ed è pronto ad aiutare. Questa volontà si prolunga durante la pausa, quindi approfittate delle opportunità di contatto.

(Risate)

Ok, avete completato con successo le quattro sfide, vediamo se avete completato con successo la missione per poter ottenere sette minuti e mezzo di vita in più. E qui condividerò con voi ancora un po' di scienza. Si è scoperto che le persone che stimolano regolarmente questi quattro tipi di resistenza, fisica, mentale, emotiva e sociale, vivono 10 anni più degli altri. È vero. Se realizzate regolarmente il rapporto 3 a 1 di emozioni positive, se non state mai fermi seduti per più di un'ora di seguito, se vi mantenete in contatto ogni giorno con la persona a cui tenete, se affrontate piccoli obiettivi per stimolare la forza di volontà, vivrete 10 anni più di chiunque altro, ed ecco da dove viene fuori la matematica che vi ho mostrato prima.

L'aspettativa di vita media negli Stati Uniti e nel Regno Unito è di 78,1 anni, ma sappiamo da studi scientifici su più di 1000 persone che si possono aggiungere 10 anni di vita stimolando i quattro tipi di resistenza. Ogni anno in cui stimolate i quattro tipi di resistenza, guadagnate 0,128 anni di vita in più o 46 giorni di vita in più, o 67 298 minuti di vita in più, il che significa che ogni giorno guadagnate 184 minuti di vita, o ogni ora in cui stimolate i quattro tipi di resistenza, come abbiamo appena fatto insieme, guadagnate 7,68245837 minuti di vita in più.

Congratulazioni, questi sette minuti e mezzo sono tutti vostri. Ve li siete guadagnati.

(Applausi)

Sì! Fantastico. Aspettate, aspettate. Avete ancora una missione speciale, la vostra missioni segreta. Come passerete questi sette minuti e mezzo di vita in più?

Ecco il mio suggerimento. Questi sette minuti e mezzo di vita sono come i desideri del genio della lampada. Potete usare il vostro primo desiderio per desiderare un altro milione di desideri. Astuto, vero? Quindi se passate questi sette minuti e mezzo facendo qualcosa che vi rende felici, o che vi rende fisicamente attivi, o che vi mette in contatto con qualcuno a cui tenete, o anche solo affrontando una piccola sfida, stimolerete la vostra resistenza, e guadagnerete altri minuti.

E la buona notizia è che potete continuare all'infinito. Ogni ora del giorno, ogni giorno della vita, fino al letto di morte, che ora sarà 10 anni più in là di quello che sarebbe dovuto essere. E quando ci arrivate, molto probabilmente non avrete questi cinque rimorsi, perché vi sarete costruiti la forza e la resistenza per condurre una vita come la desiderate. E con questi 10 anni in più, potreste addirittura avere tempo sufficiente per giocare un po' di più.

Grazie.

(Applausi)



Se vuoi scaricare il gioco SuperBetter per iPhone segui il link

http://itunes.apple.com/us/app/superbetter/id536634968

giovedì 5 luglio 2012

Anthony Robbins: la forza delle decisioni

Goditi questo ottimo video.Dovremmo guardarlo ogni mattina se stiamo rimandando una decisione importante o condividerlo con qualcuno che sappiamo trovarsi ad un bivio nella propria vita.



www.anthonyrobbinsitaly.it Perchè decisioni = destino?

Scoprilo direttamente dalla voce di Tony Robbins

viaAnthony Robbins: la forza delle decisioni - YouTube.

venerdì 29 giugno 2012

lunedì 28 maggio 2012

Chi ha spostato il mio formaggio: un libro da leggere e rileggere

Chi ha spostato il mio formaggio è un libro-favola sul cambiamento che ogni persona dovrebbe leggere nella sua vita.

Per leggerne una recensione segui il link sul sito pennaecalamaio.com

Altrimenti guarda questo video

 

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=kIan0GJCnAc&w=560&h=315]

domenica 27 maggio 2012

Il ragazzo dei carrelli e Ubaldo Saltarelli

Poche parole: il 7%. La voce fioca, scoraggiata di chi non sa come fare: il 38%. L’uso del corpo, gli occhi a terra, le mani che mi porgevano i foglietti di carta: il 55%. Ecco come è stato costruito il mio contributo al suo permesso di soggiorno

 

Ubaldo Saltarelli, esperto di PNL scrive questo articolo che sicuramente interesserà chiunque vuole approfondire la sua esperienza sulla comunicazione efficace.

Leggi il ragazzo dei carrelli è un comunicatore efficace di Ubaldo Saltarelli - Enciclopedia della PNL.

giovedì 24 maggio 2012

6° Convegno Nazionale Etica, Benessere e Sviluppo del Potenziale Umano - Stress & Work Life Balance


31 Maggio 2012 - Camera dei Deputati - Palazzo Sammacuto  - via del Seminario 76, Roma - Sala del Refettorio - ore 15.00 - 19.00



Partecipazione Gratuita
Il Convegno promuove la necessità di definire un sistema socio-economico orientato al benessere bio-psico-sociale ed un innovativo modo di fare azienda che permette di massimizzare la redditività creando valore attraverso la ricerca del benessere emozionale delle persone che lavorano in azienda e per l’azienda.

La sesta edizione del Convegno “Etica, Benessere e Sviluppo del Potenziale Umano” evidenzia come la gestione dello “Stress” e l’attenzione al “Work Life Balance” possono essere funzionali alla corretta gestione dell’attività lavorativa e della vita privata.
L’obiettivo è creare dinamiche di mercato più etiche in cui le persone siano al centro del processo economico-finanziario ed in cui le imprese adottino modelli funzionali alla crescita ed al benessere economico e bio-psico-sociale.


Il modello di società in cui viviamo non è più sostenibile e si è persa di vista la centralità dell’uomo e il ruolo dell’ecologia nei processi industriali, economici e finanziari.
La soluzione è nella consapevolezza di imprese, persone, istituzioni e professionisti che vogliano dare l’esempio e fare la differenza facendo rete verso un processo di cambiamento quotidiano ed organizzato.


L’Emotional Manager è una nuova figura professionale che opera in tali ambiti, garantendo la comprensione profonda delle dinamiche emotive ed inconsce integrate con una formazione aziendalistica che permette di unire il project management al management delle human resources, il tutto finalizzato all’etica e al benessere Bio-Psico-Sociale.

La “formazione circolare” che contraddistingue l’Emotional Manager comprende le più moderne tecniche di psicologia applicata incentrate sugli interessi personali dell’individuo, del lavoro di squadra e della performance e rappresenta, inoltre, la figura ideale per la gestione e prevenzione dello Stress da Lavoro Correlato (decreto legislativo dell’art. 28 - 28bis d.lgs. 81/08)

Per partecipare al Convegno
è necessaria contattare la
Segreteria Organizzativa
• 392.92.07.751 •
• 392.95.81.181 • 085.44.83.165 •
• Fax: 0874.77.35.14 •
Mail:info@uspieuropa.it
INTERNET:
www.uspieuropa.it

In Allegato il Programma in Dettaglio

Convegno AEM 2012 programma

domenica 20 maggio 2012

lunedì 30 aprile 2012

Cosa osereste fare se aveste la certezza di non fallire nell'impresa?

Siate gentili coi nerd, i secchioni. Anzi, oserei anche aggiungere, che se non c'è già un nerd nella vostra vita dovreste procurarvelo. Così, giusto un'idea. Scienziati e ingegneri cambiano il mondo. Io vorrei parlarvi di un luogo magico chiamato DARPA, nel quale scienziati e ingegneri sfidano l'impossibile e si rifiutano di temere di non riuscire. Questi due concetti sono più vicini di quanto possiate pensare, perché quando si elimina la paura del fallimento le cose impossibili tutt'a un tratto divengono possibili.

Se volete sapere come, ponetevi questa domanda: "Cosa provereste a fare, se aveste la certezza di non fallire?". Se vi ponete onestamente questa domanda, non potrete fare a meno di sentirvi a disagio. Io mi sento leggermente a disagio. Perché nel momento in cui mi interrogo, comincio a capire il modo in cui la paura mi inibisca, come ci impedisca di tentare grandi imprese, e la vita si fa noiosa, e le cose entusiasmanti non accadono più. Certo, le cose belle ci sono ancora, ma quelle strabilianti smettono di succedere.

Forse dovrei chiarire che non sto incoraggiando la sconfitta, sto scoraggiando la paura della sconfitta. Perché non è il fallimento in sé che ci limita. La strada verso le cose davvero nuove, mai sperimentate, cela sempre una sconfitta lungo il cammino. Siamo messi alla prova. E accettiamo quella prova come parte integrante del raggiungimento di grandi risultati. Clemenceau ha detto: "La vita si fa interessante davanti alla sconfitta, perché ci mostra che abbiamo superato noi stessi".

Nel 1895, Lord Kelvin dichiarò che un macchinario volante più pesante dell'aria era inattuabile. Nell'ottobre del 1903 l'opinione prevalente degli esperti di aerodinamica riteneva che forse, a 10 milioni di anni di distanza, avremmo costruito un apparecchio che avrebbe volato. E due mesi dopo, il 17 dicembre, Orville Wright pilotò il primo aeroplano sopra una spiaggia della North Carolina. Il volo durò 12 secondi e coprì circa 40 metri. Quello accadde nel 1903.

Un anno dopo, iniziarono le altre dichiarazioni di impossibilità. Ferdinand Foch, un generale dell'esercito francese, ritenuto una delle menti più originali e acute dell'esercito francese, disse: "Gli aeroplani sono giocattoli interessanti ma privi di valore militare". 40 anni dopo, gli esperti di aeronautica coniarono il termine "transonico". Si chiesero: dovrebbe avere una S o due? Capite che non era facile in questa atmosfera e non era per niente ovvio che si potesse oltrepassare la velocità del suono. Nel 1947 non c'erano dati ricavati in galleria del vento oltre il Mach 0.85. Tuttavia, un martedì, il 14 ottobre 1947, Chuck Yeager varcò la cabina di pilotaggio del suo Bell-X-1 e prese il volo verso una possibilità sconosciuta. Nell'agire in tal modo egli divenne il primo pilota che volò oltre la velocità del suono. Sei degli otto missili Atlas scoppiarono sulla piattaforma. Dopo 11 missioni fallite completamente abbiamo ottenuto le prime immagini dallo spazio. E con quel primo volo abbiamo ottenuto più dati rispetto a tutte le missioni U-2 messe insieme. Ci sono volute molte sconfitte per arrivare al risultato.

Da quando abbiamo raggiunto i cieli abbiamo desiderato volare sempre più veloce e più lontano. E per poterlo fare, abbiamo dovuto credere nell'impossibile. E abbiamo dovuto rifiutarci di temere la sconfitta. Questo vale ancora oggi. Oggi non parliamo di voli transonici, nemmeno supersonici, oggi parliamo di voli ipersonici: neinte Mach 2, né Mach 3. Mach 20. A Mach 20 possiamo volare da New York a Long Beach in 11 minuti e 20 secondi. A quella velocità la superficie aerodinamica ha la temperatura del'acciaio fuso, 1.927 gradi Celsius, quella di un altoforno. Di fatto, bruciamo la superficie aerodinamica mentre siamo in volo. E lo stiamo facendo, ci stiamo provando.

Il prototipo del veicolo ipersonico DARPA è l'apparecchio più veloce mai costruito. Viene spinto nell'ambiente spaziale in cima a un vettore Minotaur IV. La spinta del Minotaur IV è troppo forte, quindi dobbiamo limitarla inclinando il vettore a un angolo di penetrazione di 89 gradi in alcuni punti della traiettoria. Questo è innaturale per un razzo. Il terzo stadio è munito di videocamera che chiamiamo rocketcam. Essa è puntata verso la navicella ipersonica. Queste sono le riprese della rocketcam girate nel primo volo. Per celarne la forma, abbiamo alterato un po' le proporzioni dell'aspetto. Ma ecco come appare se dal terzo stadio del vettore osserviamo il velivolo, senza equipaggio, mentre si dirige nell'atmosfera per fare ritorno a terra.

Abbiamo volato due volte. Nel primo volo, senza controllo aerodinamico del veicolo. Ma abbiamo raccolto più dati nel volo ipersonico che in 30 anni di test condotti da terra messi insieme. E nel secondo volo, 3 minuti di volo aerodinamico sotto controllo assoluto, a Mach 20. Dobbiamo volare ancora, perché le cose più incredibili, mai tentate in precedenza, richiedono di volare. A Mach 20 non puoi imparare a volare, se non volando. E se non esiste sostituto per la velocità, la maneggevolezza la segue a ruota.

Se un velivolo, a Mach 20, impiega 11 minuti e 20 secondi per arrivare da New York a Long Beach, un colibrì ci metterebbe, diciamo, giorni. I colibrì, lo sappiamo, non sono ipersonici, ma sono maneggevoli. Infatti, il colibrì è l'unico uccello a poter retrocedere in volo. Vola verso l'alto, il basso, in avanti, indietro, persino capovolto. Se volessimo volare in questa stanza o in luoghi inaccessibili all'uomo, ci servirebbe un velivolo sufficientemente piccolo e maneggevole per poterlo fare.

Questo è un drone in forma di colibrì. Vola in tutte le direzioni, anche all'indietro. Si libra e ruota. Questo prototipo di velivolo è munito di videocamera e pesa meno di una pila AA. Non succhia il nettare. Nel 2008 ha volato per un'enormità: 20 secondi, un anno dopo, per due minuti, poi sei, raggiungendone 11. Molti prototipi si sono schiantati. Molti. Ma non puoi imparare a volare come un colibrì senza volare. (Applausi) E' bellissimo, non vi pare? Wow. E' splendidio. Matt è il primo pilota di colibrì in assoluto. (Applausi)

Fallire fa parte del processo creativo di cose nuove e strabilianti. Non possiamo temere la sconfitta e ideare cose nuove e incredibili, come un robot con la stabilità di un cane su un terreno impervio, o magari sul ghiaccio, un robot che corra come un ghepardo, o salga le scale come un uomo con l'occasionale goffaggine di un uomo. E forse, un giorno, Spider Man sarà Gecko Man. Un geco riesce a sostenere il peso del proprio corpo con un dito. 1 mm quadrato del cuscinetto della zampa di geco possiede 14.000 strutture simili a peli dette setole. Esse servono per far presa sulla superficie con l'ausilio di forze intermolecolari.

Oggi noi possiamo produrre strutture che imitano le setole della zampa di geco. Il risultato: un adesivo artificiale, un nano-geco di circa 10 x 10 cm, sostiene un peso statico di circa 300 kg. Sarebbe sufficiente per incollare al muro 6 tv al plasma da 42 pollici, niente chiodi. Tanti saluti al Velcro, giusto?

E non si tratta solo di strutture passive, ma di interi macchinari. Questo è un acaro. E' lungo 1 mm, ma sembra Godzilla di fianco a questi micro macchinari. Nel mondo degli acari Godzilla, noi possiamo costruire milioni di specchi, ciascuno un quinto del diametro di un capello umano, che si muovono centinaia di migliaia di volte al secondo, per ottenere schermi enormi e poter guardare film come "Godzilla" in HD.

E se possiamo costruire apparecchi su quella scala, che ne dite di un reticolato tipo Torre Eiffel su micro-scala? Oggi produciamo metalli più leggeri del polistirolo. Tanto leggeri da poter stare su un soffione ed essere soffiati via da uno sbuffo d'aria. Tanto leggeri da poter costruire un'auto che si riesca a sollevare in due, ma tanto forti da garantire la sicurezza di un SUV in un incidente.

Dal minimo soffio d'aria alla potenza delle tempeste della natura. Ogni secondo 44 fulmini colpiscono il nostro pianeta. Ogni saetta riscalda l'aria a 24.400 gradi Celsius, un calore maggiore della superficie del sole. E se potessimo usare questi impulsi elettromagnetici come segnali, segnali in una rete in movimento di potenti trasmettitori? Gli esperimenti indicano che i fulmini potrebbero essere il prossimo GPS.

Impulsi elettrici formano i pensieri nel cervello. Grazie a una griglia grande come un pollice, con 32 elettrodi sulla superficie del cervello, Tim usa il pensiero per controllare un avanzato braccio protesico. E i suoi pensieri gli fanno raggiungere Katie. E' la prima volta in cui un uomo controlla un robot solo con il pensiero. Ed è la prima volta in 7 anni, che Tim tiene la mano a Katie. Un momento molto importante per Tim e Katie, e questo "green goo" un giorno lo sarà per voi. Questo "green goo" potrebbe essere il vaccino che vi salverà la vita. Deriva dalla pianta del tabacco. Le piante di tabacco posso produrre milioni di dosi di vaccino in settimane, e non in mesi, e questo potrebbe essere il primo utilizzo salutare del tabacco.

Se vi sembra una follia che le piante di tabacco giovino alla salute, che ne dite di giocatori di videogame che risolvano i problemi che eludono gli esperti? Lo scorso settembre i partecipanti a Foldit hanno risolto la struttura tri-dimensionale della proteasi retrovirale che contribuisce all'AIDS nel macaco mulatto. Comprendere questa struttura è fondamentale per implementare le cure. Per 15 anni, è rimasto irrisolto all'interno della comunità scientifica. I partecipanti a Foldit ci hanno messo 15 giorni. E ci sono riusciti lavorando insieme. Hanno potuto lavorare insieme perché internet li mette in contatto. Altri, anch'essi in contatto grazie a internet, ne hanno fatto uno strumento per la democrazia. E insieme hanno cambiato le sorti della propria nazione.

Internet accoglie 2 miliardi di persone, il 30% della popolazione mondiale. Come individui ci permette di contribuire e di farci sentire. Come gruppo ci permette di amplificare le nostre voci, la nostra forza. Ma anche internet ha origini umili. Nel 1969, non era che un sogno, qualche schizzo su un foglio di carta. Poi, il 29 di ottobre, il primo messaggio a commutazione di pacchetto fu inviato da UCLA a SRI. Le prime due lettere della parola "Login" furono tutto quel che arrivò, una L e una O, poi un buffer overflow bloccò il sistema. (Risate) Due lettere, una L e una O, ora una potenza globale.

Ma allora, chi sono gli scienziati e gli ingegneri di questo magico luogo chiamato DARPA? Sono i nerd, degli eroi in mezzo a noi. Essi sfidano le prospettive esistenti ai limiti della scienza e nelle condizioni più ardue. Essi ci ricordano che è possibile cambiare il mondo se si sfida l'impossibile e ci si rifiuta di temere la sconfitta. Ci ricordano che tutti abbiamo "i poteri" dei nerd. Solo che a volte lo dimentichiamo.

C'è stato un momento in cui non avete temuto la sconfitta, quando eravate un grande artista, o un ballerino, e cantavate bene, eravate bravi in matematica, sapevate costruire, eravate astronauti, avventurieri, Jacques Cousteau, saltavate più in alto, correvate più veloci, calciavate più forte di tutti. Credevate nell'impossibile e non avevate paura. Eravate in totale sintonia con il vostro super eroe interno. Scienziati e ingegneri possono di certo cambiare il mondo. Proprio come voi. Siete nati per questo. Quindi, avanti, chiedetevi cosa tentereste di fare avendo la certezza di non fallire.

Ora, voglio dirvi che non è facile. E' difficile appigliarsi a questa sensazione, molto difficile. Forse, in qualche modo, sono convinta che debba essere difficile. Dubbio e paura si insinuano continuamente. Pensiamo che qualcun altro, più intelligente di noi, più capace, con maggiori risorse, risolverà quel problema. Ma non c'è nessun altro; ci siete solo voi. E se siamo fortunati, in quel momento, qualcuno subentra al dubbio e alla paura, vi prende la mano e dice: "Lascia che ti aiuti a crederci".

Jason Harley l'ha fatto per me. Jason è arrivato alla DARPA il 18 marzo del 2010. Era nella squadra dei trasporti. Io lo vedevo quasi ogni giorno, spesso anche due volte al giorno. E più della maggior parte, egli notò gli alti e bassi, i festeggiamenti e le delusioni. In un giorno particolarmente buio per me Jason si sedette e scrisse un'email. Fu incoraggiante ma fermo. Quando premette l'invio non si rese conto della differenza che avrebbe fatto. Fu importante. Per me. In quel momento, e ancora oggi, quando ho dei dubbi, quando ho paura, quando ho bisogno di ritrovare quella sensazione, mi ricordo le sue parole, in tutta la loro forza:

"Hai giusto il tempo per stirare il mantello, poi devi ritornare nei cieli".

♫ Supereroe, supereroe. ♫ ♫ Supereroe, supereroe. ♫ ♫ Supereroe, supereroe. ♫ ♫ Supereroe, supereroe. ♫ ♫ Supereroe, supereroe. ♫

Voce: Perché questo vuol dire essere un supereroe.

RD: "Hai giusto il tempo di stirare il mantello poi devi ritornare nei cieli". E ricordatevi, siate buoni con i nerd. (Applausi) Grazie. Grazie.

(Applausi)

Chris Anderson: Regina, grazie. Ho un paio di domande. Il tuo velivolo, il velivolo a Mach 20, il primo, senza controllo, è finito da qualche parte nel Pacifico, credo.

RD: Sì, sì. E' così. (CA: Cosa accadde nel secondo volo?) Eh, anche quello è finito nel Pacifico. (CA: Ma questa volta sotto controllo?) Noi non l'abbiamo mandato nel Pacifico. No. Ci sono vari punti della traiettoria che sono molto impegnativi in termini di volo a quella velocità. Nel secondo volo siamo riusciti a ottenere 3 minuti di controllo aerodinamico totale del veicolo prima di perderlo.

CA: Immagino che non abbiate in programma di aprire un servizio passeggeri da NY a Long Beach nell'immediato futuro.

RD: Potrebbe fare un po' caldo.

CA: Quali usi ipotizzi per questo velivolo?

RD: La nostra responsabilità è quella di sviluppare la tecnologia. Come verrà utilizzata sarà una decisione dell'esercito. Comunque, lo scopo del veicolo, lo scopo della tecnologia, è quello di arrivare in qualsiasi luogo del pianeta in meno di 60 minuti.

CA: E di trasportare un carico di più di qualche kg? (RD: Già) Qual è il carico che potrebbe trasportare?

RD: Alla fine, non credo che sapremo quale sarà. Prima dobbiamo farlo volare.

CA: Ma non per forza solo una videocamera?

Non necessariamente solo una videocamera.

CA: E' incredibile. Il colibrì?

RD: Sì?

CA: Sono curioso, hai iniziato la tua splendida panoramica sul volo con un aereo che quasi cercava di battere le ali, un orribile fallimento, e da allora non hanno costruito molti aerei che battano le ali. Perché abbiamo pensato che fosse giunto il momento di imitare e replicare la natura di un colibrì? Non è una soluzione molto costosa per un piccolo oggetto volante maneggevole?

RD: In parte, ci siamo chiesti se fosse possibile. E devi ritornare su queste domande col tempo. Il team di AeroVironment ha fatto più di 300 tentativi di schizzi per le ali, 12 diverse forme di avionica. Ci sono voluti 10 prototipi completi per ottenere qualcosa che volasse. Ma c'è un aspetto molto interessante di un meccanismo volante simile a qualcosa che riconosceresti. Molto spesso parliamo di stealth, come il modo per evitare ogni tipo di sensazione, ma quando l'aspetto è quello naturale tu non le percepisci comunque.

CA: Ah, quindi non è necessariamente la prestazione. In parte è l'aspetto. (RD: Certo) E': "Guarda quel bel colibrì che vola nel mio quartier generale". (Risate) Perché, credo, oltre alla meraviglia nel guardarlo, sono certa che alcuni qui stanno pensando, la tecnologia si aggiorna tanto velocemente, quanto ci vorrà prima che un pazzo con un telecomando ne farà volare uno in una finestra della Casa Bianca? Voglio dire, voi pensate all'effetto Scatola di Pandora?

RD: Guarda, la nostra unica missione consiste nel creare e prevenire la sorpresa strategica. E' ciò che facciamo. Per noi sarebbe inconcepibile fare questo lavoro senza creare contemporaneamente entusiasmo e disagio per quel che facciamo. E' la natura del nostro lavoro. La nostra responsabilità sta nello spingere il limite. E, ovviamente, dobbiamo essere consapevoli e responsabili su come si sviluppi la tecnologia e su come venga usata, ma non possiamo chiudere gli occhi e fingere che non stia avanzando. Sta avanzando.

CA: La tua leadership è di grande ispirazione, e tu persuadi la gente a tentare queste prodezze, ma a livello personale, e io non potrei immaginare di fare il tuo lavoro. Ti svegli a volte in piena notte interrogandoti sulle possibili conseguenze inattese della genialità della tua squadra?

RD: Certo. Non saresti un essere umano se non ti facessi certe domande.

CA: E come rispondi?

RD: Non ho sempre una risposta. Credo che impariamo, col passare del tempo. Il mio è uno dei lavori più esaltanti che si possano avere. Lavoro con alcune delle persone più incredibili. E a quell'emozione si aggiunge un profondo senso di responsabilità. Quindi, da una parte, hai un tremendo senso di entusiasmo per ciò che si può fare, e l'enorme peso di cosa significa.

CA: Regina, ci ha lasciati senza parole, come si dice. Grazie infinite di essere venuta a TED. (RD: Grazie a voi)

(Applausi)

lunedì 23 aprile 2012

Nelson Mandela e l'onesta intellettuale

La nostra paura più profonda

non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda,

è di essere potenti oltre ogni limite.

E' la nostra luce, non la nostra ombra,

a spaventarci di più.

Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "

In realtà chi sei tu per NON esserlo?

Siamo figli di Dio.

Il nostro giocare in piccolo,

non serve al mondo.

Non c'è nulla di illuminato

nello sminuire se stessi cosicchè gli altri

non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere,

come fanno i bambini.

Siamo nati per rendere manifesta

la gloria di Dio che è dentro di noi.

Non solo in alcuni di noi:

è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce

di risplendere, inconsapevolmente diamo

agli altri la possibilità di fare lo stesso.

E quando ci liberiamo dalle nostre paure,

la nostra presenza

automaticamente libera gli altri.

Nelson Mandela

giovedì 19 aprile 2012

Una lezione per chi vuole vincere i propri limiti

- ero triste perchè non avevo scarpe quando incontrai un uomo che non aveva piedi...


Ho visto questo cortometraggio ed ho subito pensato meritasse una condivisione planetaria.
Se conosci qualcuno che sta attraversando un momento difficile della vita, regalagli la possibilità di riflettere sulle proprie vere o presunte limitazioni e di come la nostra vita sia plasmata dai fiori-pensieri che piantiamo nel nostro giardino-cervello.
Buona visione e buona condivisione.
Marco

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=7BNG7e9RDis&w=560&h=315]

Il circo della farfalla The Butterfly Circus è un cortometraggio del 2009 diretto da Joshua Weigel.

viaIl circo della farfalla - YouTube.

domenica 15 aprile 2012

Lavorare Quattro Ore alla Settimana - Timothy Ferriss



[caption id="" align="alignleft" width="131" caption="tim ferris"]tim ferris[/caption]

Ribellati al vecchio schema «lavoro una vita e poi mi godo la pensione». Dipendenti o imprenditori, vale per tutti: stare chiusi in un ufficio 7/8 ore al giorno è una convenzione e, come tale, può essere abolita.

Qualunque sia il tuo sogno - sottrarti all'infernale tritatutto della carriera, fare il giro del mondo, avere un reddito mensile a sei zeri senza gli effetti collaterali del management, o semplicemente vivere di più lavorando molto, ma molto meno - questo è il tuo libro.

Segui il «guru della settimana di 4 ore» e saprai come:

convincere chi sta sopra di te ad apprezzare più l'efficacia che la presenza

delegare tutte le decisioni irrilevanti (ma anche quelle rilevanti monetizzando l'eventuale danno)

evitare situazioni sprecatempo (per es. riunioni che non producono decisioni entro mezz'ora)

coltivare «l'ignoranza selettiva» (pochi giornali, tv, web; e-mail una volta alla settimana)

usare la tecnologia per ridurre gli impegni, non per centuplicarli

inserire il pilota automatico alle tue entrate

via Quattro Ore alla Settimana - Timothy Ferriss.

venerdì 13 aprile 2012

"La voce verde della calma" di Ciro Imparato

Ho avuto modo di conoscere personalmente Ciro Imparato grazie ad un seminario organizzato da Hi Performance.

Consiglio a tutti la lettura del libro " La voce verde della calma" per scoprire e cimentarsi nel decidere come vivere meglio la propria vita attraverso la comunicazione.

Per capire meglio di cosa si tratta, goditi questa interessante presentazione del suo libro fatta pochi giorni fa a Conegliano.

Buona Visione

Marco Costanzo
Martedì 3 aprile, Presso la libreria Quartiere Latino di Conegliano, presentazione del libro "La voce verde della calma" di Ciro Imparato, doppiatore - voice & communication coach.

via"La voce verde della calma", presentazione del libro di Ciro Imparato - YouTube.





mercoledì 11 aprile 2012

Networking day il 6 Maggio a Rimini

Arriva la giornatainteramente dedicata al Networking:incontra e sviluppa sinergiecon manager, imprenditori, liberi professionistiaccomunati dalla tua stessa visione del mondo,dai tuoi stessi valori e atteggiamento mentale ...in un contesto stimolante e ricco di opportunità di business.Networking DayQuanto può valere il tuo gruppo di pari Evento multispeaker: scopri tutti i formatori scaricando la brochure!Organizzato da Hi-Performance, Evolution Forum & Mete

visita Networking day.

martedì 10 aprile 2012

Brian Tracy il 18 Settembre a Milano.

 

Torna, in esclusiva per l' Italia, l'autorità mondiale in tema di organizzazione aziendale,

sales management, efficienza personale: Brian Tracy.Una giornata ad "applicazione rapida" dedicata agli ambiziosi, agli intraprendenti, a tutti coloro che vogliono risultati

di gran lunga superiori rispetto alla media

 



viaBrian Tracy ti invita a Massima Performance, 18 Settembre, Milano - YouTube.

Pnl a Bari il 20 Maggio per un corpo perfetto

Hai già provato delle diete? Non hai ottenuto i risultati che speravi o hanno avuto breve durata?Premessa: molto spesso le classiche diete si rivelano difficoltose e i loro effetti sono di breve durata. Il cambio psicologico verso la propria forma fisica è uno strumento non solo vincente ma anche di durata a lungo termine. InForma Sempre è il corso One-Day che ti permetterà di ottenere la tua forma fisica ideale e mantenerla nel futuro mediante l’utilizzo efficace delle tue capacità mentali.La finalità del corso InForma Sempre è quello di generare un giusto dialogo mentale che attivi l’efficace funzionamento del sistema metabolico, così da risolvere eventuali conflitti esistenti o abitudini dannose per la tua salute fisica e psicologica. Imparerai in questo corso le strategie mentali dei “magri naturali” così da allineare la tua forma fisica con la nuova immagine mentale che avrai di te.

Maggiori informazioni qui

formAzione Community » InForma Sempre | Formazione, Coaching, Leadership, Grandi Eventi.

domenica 8 aprile 2012

La meditazione come Via: Introduzione gratuita a Bologna

Lezione di Introduzione alla Meditazione

Mercoledì 11 aprile 2012

ore 20.30 - 21.45

- Entrata libera, posti limitati -

Presso il Centro Natura

Via degli Albari n. 6, Bologna

 
Gianfranco Bertagni è nato il 2 dicembre del 1971 a Palermo, vive a Bologna. Laureato in filosofia e specializzato in storia delle religioni, ha ottenuto una Borsa di studio dell'Accademia dei Lincei per la specializzazione negli studi storico-religiosi. Nel campo degli studi si interessa soprattutto di filosofia comparativa, del rapporto tra mistiche d’oriente e mistiche d’occidente.Ha frequentato la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini, lo Studio Teologico Accademico di Bologna, il Centro Studi Bhaktivedanta di Pisa e il Centro di Terapia Strategica.

maggiori informazioni qui La meditazione come Via. Corso di Meditazione Vipassana e Zazen a Bologna.

giovedì 5 aprile 2012

La situazione in cui ti trovi è sempre transitoria

“Se sei in una brutta situazione non ti preoccupare, cambierà. Se sei in una bella situazione non ti preoccupare, cambierà.”- John Simone

via 4 domande che ti aiuteranno nei giorni bui | Mindcheats.

martedì 27 marzo 2012

Velasco e la cultura degli alibi

Cultura degli alibi, tecnologia per vincere, motivazione, capacità nell'affrontare le difficoltà, questi i temi trattati da Velasco in questo splendido intervento.

 



Questa è la seconda parte...

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=t3vsIGSBFgo]

E questa è la splendida terza ed ultima parte.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=EeckUoLWWr0]

Scopri di più su Velasco su Wikipedia

Le promesse da fare a se stessi

Prometti a te stesso

di essere così forte che nulla potrà disturbare la serenità della tua mente.

Prometti a te stesso

di parlare di bontà, bellezza, amore ad ogni persona che incontri;

di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro;

di guardare il lato bello di ogni cosa e di lottare perchè il tuo ottimismo diventi realtà:

Prometti a te stesso

di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio, di aspettarti solo il meglio,

di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.

Prometti a te stesso

di dimenticare gli errori del passato per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro;

di essere sereno in ogni circostanza, di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;

di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere, da non avere tempo per criticare gli altri.

Prometti a te stesso

di essere troppo nobile per l'ira, troppo forte per la paura, troppo felice per lasciarti vincere dal dolore.

Christian L.Larson

via Prometti a te stesso - Christian L. Larson [Archivio] - AuroraBlu Forum.

Educare bene un figlio con l'esempio

I bambini imparano ciò che vivono

Se i bambini vivono con le critiche, imparano a condannare.

Se i bambini vivono con l'ostilità, imparano a combattere.

Se i bambini vivono con la paura, imparano ad essere apprensivi.

Se i bambini vivono con la pietà, imparano a commiserarsi.

Se i bambini vivono con il ridicolo, imparano ad essere timidi.

Se i bambini vivono con la gelosia, imparano cosa sia l'invidia.

Se i bambini vivono con la vergogna, imparano a sentirsi colpevoli.

Se i bambini vivono con la tolleranza, imparano ad essere pazienti.

Se i bambini vivono con l'incoraggiamento, imparano ad essere sicuri di sé.

Se i bambini vivono con la lode, imparano ad apprezzare.

Se i bambini vivono con l'approvazione, imparano a piacersi.

Se i bambini vivono con l'accettazione, imparano ad amare.

Se i bambini vivono con il riconoscimento, imparano che è bene avere un obiettivo.

Se i bambini vivono con la condivisione, imparano ad essere generosi.

Se i bambini vivono con l'onestà, imparano ad essere sinceri.

Se i bambini vivono con la correttezza, imparano cos'è la giustizia.

Se i bambini vivono con la sicurezza, imparano ad avere fede in se stessi e nel prossimo.

Se i bambini vivono con la benevolenza, imparano che il mondo è un posto bello in cui vivere.

Se i bambini vivono con la gentilezza e la considerazione, imparano il rispetto.


Dorothy L. Nolte

domenica 25 marzo 2012

Il sorriso - poesia di William Blake

Il sorriso

C’è un Sorriso d’Amore,

e c’è un Sorriso d’Inganno,

e c’è un Sorriso dei Sorrisi

in cui questi due Sorrisi si incontrano.

E c’è uno Sguardo d’Odio,

E c’è uno Sguardo di Disprezzo,

e c’è uno Sguardo degli Sguardi,

che tentate di scordare in vano;

perché si pianta nel profondo del Cuore,

e si pianta nel profondo della Schiena,

e nessun Sorriso che mai fu Sorriso,

ma un solo Sorriso soltanto,

che fra la Culla e la Tomba

si può Sorridere soltanto una volta;

ma, quando è Sorriso una volta,

c’è una fine a tutta l’Angoscia.

W. Blake

via Windows Live Spaces di Gina.

Poesia per un figlio - Se di Rudyard Kipling

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=fwcwcVSBs0Y&w=560&h=315]


 

 

«

Se riesci a conservare il controllo

quando tutti intorno a te lo perdono e te ne danno la colpa, Se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te,

Ma prendi in considerazione anche i loro dubbi.

Se sai aspettare senza stancarti dell'attesa,

O essendo calunniato, non ricambiare con calunnie,

O essendo odiato, non dare spazio all'odio,

Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;

Se puoi sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni;

Se puoi pensare, senza fare dei pensieri il tuo scopo,

Se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta

E trattare questi due impostori allo stesso modo.

Se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto

Distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui,

O guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,

E piegarti a ricostruirle con strumenti usurati.

Se puoi fare un solo mucchio di tutte le tue fortune

E rischiarlo in un unico lancio di una monetina,

E perdere, e ricominciare daccapo

Senza mai fiatare una parola sulla tua perdita.

Se sai costringere il tuo cuore, nervi, e polsi

A sorreggerti anche quando sono esausti,

E così resistere quando in te non c'è più nulla

Tranne la Volontà che dice loro: "Resistete!"

Se riesci a parlare alle folle e conservare la tua virtù,

O passeggiare con i Re, senza perdere il contatto con la gente comune,

Se non possono ferirti né i nemici né gli amici affettuosi,

Se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo.

Se riesci a riempire ogni inesorabile minuto

Dando valore a ognuno dei sessanta secondi,

Tua è la Terra e tutto ciò che contiene,

E — cosa più importante — sarai un Uomo, figlio mio!

»

 

venerdì 23 marzo 2012

Il miglior rimedio? L'ottimismo

La cosa più facile? ... Sbagliarsi
L'ostacolo più grande? ... La paura
Lo sbaglio peggiore? ... Arrendersi
La radice di tutti i mali? ... L'egoismo
La distrazione più bella? ... Il lavoro
La peggiore sconfitta? ... Lo scoraggiamento
I migliori insegnanti? ... I bambini
La prima necessità? ... Parlare con gli altri
La cosa che più fa felici? ... Essere di aiuto agli altri
Il Mistero più grande? ... La morte
Il peggiore difetto? ... Il malumore
La persona più pericolosa? ... Il bugiardo
Il sentimento più dannoso? ... Il rancore
Il regalo più bello? ... Il perdono
La strada più rapida ? … Il cammino giusto
La sensazione più gratificante? ... La pace interiore
Il gesto più efficace? ... Il sorriso
Il migliore rimedio? ... L'ottimismo
La maggiore soddisfazione? ... Il dovere compiuto
La forza più potente del mondo? ... La fede
Le persone più necessarie? ... I genitori
La cosa più bella di tutte? ... L'AMORE ! (Madre Teresa di Calcutta)

sabato 10 marzo 2012

La teoria dei sei bisogni umani

Questo video spiega in quattro minuti i principi base della teoria dei sei bisogni umani di Anthony Robbins.
Il lavoro di questo grande motivatore non si limita solo a questa teoria e merita di essere investigato attraverso la lettura dei suoi libri e la partecipazione ai suoi seminari.
Roberto Re, suo allievo, riassume per gli utenti italiani un grande strumento per capire noi stessi e chi ci vive accanto.
Buona visione

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Zt0E060jVGc&w=420&h=315]

sabato 25 febbraio 2012

Una lezione di vita da Rocky

Insegnare ad un figlio ad avere fiducia in se stesso è qualcosa di veramente difficile. La vita spesso ci pone davanti delle difficoltà che crescono e che diventano insormontabili.
Siamo talmente abituati a chiuderci in noi stessi che commettiamo così il più grande errore possibile: non agire per paura di sbagliare.
La vita è fatta di cadute e fallimenti ma rialzarsi dopo ogni caduta rende grande l'essere umano. Se conosci qualcuno che in questo momento attraversa un momento di difficoltà ed è bloccato dalle sue paure, forse questo video può aiutarlo a tornare nel suo stato migliore.
Se sei tu la persona in difficoltà, pensa attentamente ad ogni singola frase del video.
Buona fortuna.
Marco Costanzo

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=YFIdN5X68JU&w=420&h=315]

martedì 21 febbraio 2012

A Milano, il 22 appuntamento con il 10+ EXPERIENCE

sta per iniziare 'il viaggio' dedicato al Metodo 10 +, lo stile di vita di chi non si accontenta!

10+ Experience:
il ciclo di serate per sperimentare concretamente tutti i vantaggi del Metodo 10 + e conoscerne più a fondo gli ideatori: 'zio Mike' Tribuzio e Ciro Imparato.

Quota comprensiva di ingresso + libro: 30 euro iva inclusa

COSA TI ASPETTA AL 10+ EXPERIENCE?

'Zio Mike', da 30 anni nel campo delle strategie che portano al successo, e Ciro Imparato, doppiatore Rai/Mediaset ed esperto da 20 anni nel campo voce e psicologia della comunicazione, ti daranno un'anticipazione dei loro cavalli di battaglia:

- con Ciro farai esercizi specifici sulla tua VOCE per trasmettere con naturalezza emozioni come entusiasmo, fiducia, simpatia, affidabilità (metodo Four Voice Colors®).
Per avere successo nella vita, infatti, non è sufficiente possedere emozioni, valori, caratteristiche vincenti: bisogna anche saperli trasmettere con intensità. Solo così gli altri se ne accorgeranno e ci percepiranno come persone carismatiche, di successo, in una parola... leader.

- con zio Mike ti allenerai per acquisire ABITUDINI CONCRETE E PRAGMATICHE per raggiungere l'eccellenza, nelle grandi sfide ma anche in quelle di tutti i giorni. Apprenderai come applicare nella tua vita le 5 forze vettoriali del successo:
POWER - RAPPORT - COMPETENZA - ENTUSIASMO - ETICA

Vuoi fare insieme a noi questo 'viaggio' per una vita 10 +?

Milano, 22 Febbraio 2012

Orario: 19.30 – 23.30

Per saperne di più visita il sito di Hi Performance

domenica 19 febbraio 2012

La tua zona di comfort

Se vuoi migliorare la tua vita fai una piccola riflessione su quanto tempo passi nella tua zona di comfort e quante volte ti spingi oltre...
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=8y-D6EIERvM&w=420&h=315]

domenica 12 febbraio 2012

Un consiglio da Madre Teresa per la tua felicità

Non permettere mai che qualcuno venga da te e vada via senza essere migliore e più contento (Madre Teresa).

giovedì 5 gennaio 2012

Se insisti e persisti...

Stamane ho letto un articolo di Antonio Menna che per descrivere quanto il contesto possa essere frustrante per le capacità individuali di crescita ha immaginato un Giorgio Bocca, nato a Napoli nel 1980.
L'articolo è qui.

Se Giorgio Bocca fosse nato a Napoli


Questo il mio commento

Giorgio Bocca (di Napoli) un giorno incontrò una frase sul diario di un amico sognatore:
"Se insisti e persisti,
Raggiungi e conquisti!"
In quel momento ebbe l'illuminazione geniale e capí che la sua vita non era al capolinea. Che c'è sempre un modo per non gettare la spugna guardando all'altezza dei muri davanti ed alla propria voglia di scavalcarli.
Giorgio decise di intraprendere studi di psicologia motivazionale e cominciò a collaborare con siti internet come www.miglioramento.com per comunicare, tra la vendita di un giornale e quella di una rivista, che se non hai raggiunto un obiettivo è solo perchè non hai studiato abbastanza tutti gli elementi dello scenario.
Ci sono diverse intellligenze, e diverse sensibilità, pensava Giorgio.
E capí che nelle università tradizionali e nei contesti pessimistici degli ambienti degradati si condivide quell'individualismo sfrenato che è la vera origine di ogni fallimento.
Per fortuna c'è Internet, strumento democratico e meritocratico che mette in evidenza il valore e che toglie ogni alibi a chi cerca ancora il proprio futuro nei meccanismi decisi da qualcuno che, probabilmente, non ha sudato il posto che occupa.

Guarda questo video su come realizzare i sogni d'infanzia

Marco Costanzo